PEPPE E MARGHERITA, di Roberto Ardizzone
M’imbatto in questo libro e rimango sorpresa dall’originalità della stesura.
La storia è quella vera di Peppe Schiera, poeta di strada. Un antico personaggio locale che ha lasciato memoria di sé tra i vicoli della vecchia Palermo. Il “poetucolo” con le sue poesie dialettali si faceva beffe di tutto, canzonava perfino la propria fame e ogni sua sventura.
Vissuto a cavallo tra le due guerre non seppe mai stare in riga e né agli ordini, finendo ripetutamente in prigione. Ultimi bersagli della sua lingua arguta e irriverente furono fascisti e tedeschi.
Roberto Ardizzone, ne stila la biografia – come dicevo – con grande originalità, cioè come fosse un diario scritto dal poeta stesso e dalla moglie, Margherita.
Con la narrazione in prima persona ci troviamo così non davanti a una raccolta di notizie e aneddoti messi in fila uno dietro l’altro, ma di fronte a un piccolo romanzo con scorci di vita ai tempi delle due guerre, la storia d’amore tra i due, il sogno non realizzato di avere dei figli e, in ultimo, una bella raccolta delle poesie sopravvissute.
Recensione di Adelaide J. Pillitteri
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