PORT MUNGO Patrick McGrath

PORT MUNGO, di Patrick McGrath (La nave di Teseo)

Gin e Jack sono due fratelli. Benestanti, americani, vivono di rendita. Gin è affettuosamente devota al fratello, che mantiene permettendogli di esercitare la sua passione: la pittura. Gin è la voce narrante di tutto il romanzo. Di lei si sa poco o nulla, non si sposerà mai, né avrà dei figli, solo parecchi amanti. Di Jack invece ci fornisce un dettagliato resoconto della sua movimentata vita, da quando, diciottenne, incontra la nota pittrice Vera, che diventerà la sua compagna. Una vita disordinata per entrambi, troppo alcol, troppi litigi, allontanamenti e riappacificazioni, mentre mettono al mondo due figlie. In giro per il mondo a cercare se stessi o forse la fortuna di un successo che non arriva mai.

L’autore (di cui ho letto e apprezzato Follia) predilige scavare nel profilo psicologico dei personaggi, tra delirio e realtà, disordine e anticonformismo all’eccesso, amori distorti che, inevitabilmente, portano sciagure.

Stile perfetto, asciutto al punto giusto, finale ancora più cupo di quello che il lettore presagisce.

Non è un libro né facile, né leggero, ma vale la pena leggerlo.

Recensione di Carla Maria Cappa

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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