PREMI LETTERARI A CONFRONTO: Strega e Campiello 2020
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IL COLIBRÌ, di Sandro Veronesi (Strega) – Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, di Remo Rapino (Campiello)
Secondo un sondaggio effettuato tra gli iscritti al gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri il libro di Veronesi (73%) supera ampiamente quello di Rapino (27%) – Risultati al 16/03/23
Alcune Motivazioni della scelta raccolte dai commenti
Liborio Bonfiglio for ever. Dolcissimo personaggio, particolarissimo stile di scrittura( altro che le liste della spesa di Veronesi), delicata la vicenda narrata. Io Liborio me lo sarei abbracciato
Antonietta Piscione
Più originale il libro di Rapino. Sono una delle poche persone che non ha apprezzato Il Colibrì.
Felicia Consagra
Per Il colibrì nonostante abbia stravinto il confronto non ci sono motivazioni a favore nei commenti.
Alcune recensioni
IL COLIBRÌ, di Sandro Veronesi
Un libro denso di sentimenti, che mette a nudo dolori, sofferenze e gli ostacoli della vita che il lettore deve affrontare attraverso il protagonista Marco Carrera il quale, metaforicamente parlando, come il colibrì, cerca di resistere attraverso il suo battito d’ali, senza farsi travolgere dagli eventi rimanendo saldo e fermo nella sua posizione, non perdendo mai la voglia di vivere, resiliente fino in fondo. Chiaramente questo è un aspetto eroico del carattere del protagonista, ma anche una ragione difficile, che rende complicato il viverci insieme.
Marco non girerà le spalle al destino, anziché rifugiarsi nel lutto, nell’atrofia della mortificazione, che spesso annichiliscono le persone, inizia ad occuparsi di…continua a leggere
VITA, MORTE E MIRACOLI DI BONFIGLIO LIBORIO, di Remo Rapino
Liborio, questo ‘cocciamatte’ che più matto non si può, mi ha fatto rivivere i momenti più importanti del ‘900, dal fascismo alla guerra, dalla condizione operaia al boom economico, dalle case chiuse ai manicomi, da Berlusconi alle Torri gemelle alle nuove e progressive sorti del 2000, ma filtrando la grande Storia con le lenti della sua innocenza, del suo stupore, del suo infinito e inappagato bisogno di amore.
Mi ha fatto provare con poche e sgangherate parole che cos’è lo sbigottimento di fronte all’irrazionale, cosa la ‘lienazione’, come lui la chiama, di fronte allo sfruttamento della ‘merce’ umana, che cosa l’incredulità di fronte alla…continua a leggere
Remo Rapino vince il premio Campiello 2020 con “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”
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