PREMIO BANCARELLA 2005: IL PASSATO È UNA TERRA STRANIERA, di Gianrico Carofiglio (Rizzoli)
Un Carofiglio psicologico, forse thriller, a tratti noir. Un viaggio di iniziazione al male della vita. La vita di Giorgio diventa una partita a poker, dove il possesso del denaro, le donne e le bische clandestine, lo allontanano sempre più dal suo passato, dalla famiglia, dallo studio.
Un percorso veloce, dove il rischio di perdere la propria identità è altissimo.
E nello stile asciutto di Carofiglio, che tanto sto imparando ad amare, mi trovo fianco a fianco a Giorgio. A tratti resto in silenzio, desidero che si spinga fino all’estremo, per scoprire fin dove può arrivare, per osare e rischiare. In alcuni momenti, come una sorella maggiore, vorrei fermarlo, urlargli che ha ancora tempo per riscattarsi, che crescere, maturare, è complesso, ma poi ne vale la pena.
Nella difficile diatriba tra il bene e il male, quando ci siamo trovati a scegliere? O forse, dobbiamo scegliere ogni giorno?
“La gente manipola e viene manipolata, imbroglia e viene imbrogliata in continuazione, senza rendersene conto. Fanno del male e ne ricevono senza rendersene conto. Rifiutano di rendersene conto perché non potrebbero sopportarlo.”
Recensione di Elena Brocchi
PREMIO BANCARELLA 1960 – Gli egoisti, di Bonaventura Tecchi
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