Premio Campiello 1971: RITRATTO IN PIEDI Gianna Manzini

Ritratto in piedi

Premio Campiello 1971: RITRATTO IN PIEDI, di Gianna Manzini

 

RITRATTO IN PIEDI Gianna Manzini Recensioni Libri e News
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Splendido ritratto a tutto tondo di un ‘amore profondo che poggia su di una notevole corrispondenza di carattere e personalità, che solo apparentemente nasce dall’esigenza di riabilitare un mito , un padre scomodo che ha sempre primeggiato i suoi ideali rispetto alle esigenze familiari , ma che nella realtà serve più alla scrittrice per riabilitare se stessa ai propri occhi.

I bambini si sa riescono a leggere negli occhi molto di più degli adulti, è la crescita che inquina gli animi, fa affiorare i malcontenti e ci rende spesso in grado di tradire chi amiamo pur di non allontanarci o farci allontanare dagli altri .

Gli elementi che affiorano mirabilmente dal racconto sono da un lato l’affetto filiale , la cura del ricordo quasi puntiglioso di pochi ma intensi momenti di vita comune, il rispetto delle idee in contrapposizione ad un turbinio di voci-contro alle quali spesso si poteva solo soccombere e per finire il grande dolore di non essere riuscita a chiarire, come spesso succede dinanzi ad un lutto. Il finale , solo in parte risulta catartico! Libro, dal sapore antico, scritto egregiamente nei primi anni 70.

Consigliatissimo ………

Recensione di Fabrizio Assini
Premio Campiello 1971: RITRATTO IN PIEDI, di Gianna Manzini

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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