Premio Campiello 2013: L’AMORE GRAFFIA IL MONDO, di Ugo Riccarelli
Signorina è la figlia del capostazione in un paesino come tanti, nell’Italia degli anni Venti. Una bimba tranquilla e riservata, che non rifugge la compagnia dei suoi coetanei ma che predilige la presenza rassicurante dell’oca Armida, a cui confida i suoi pensieri e con la quale passa ore a guardare treni e passeggeri.
Un giorno un omino con gli occhi a mandorla sceso da un treno, con un gesto rapido come una magia, piega un foglio di carta colorata e le regala un vestitino per la sua bambola. È il destino che si fa intravedere: Signorina scopre di avere un dono e una passione, l’arte di creare con le sue mani abiti meravigliosi, e di voler trasformare questa passione in un lavoro. Ma Signorina è una di quelle persone che si prendono cura degli altri e questo spesso non si concilia con i sogni: l’amore per la sua famiglia di origine, per il suo uomo, per il suo bambino, graffierà il mondo sognato anche se in fondo non potrà ferirlo a morte.
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