PREMIO GONCOURT 2008: PIETRA DI PAZIENZA Atiq Rahimi

PREMIO GONCOURT 2008: PIETRA DI PAZIENZA, di Atiq Rahimi (Einaudi)

Di Rahimi, autore afgano, mi aveva già colpito il toccante “Terra e cenere”, un pugno netto nella pancia. In “Pietra di pazienza” ho ritrovato tutta la poesia, la raffinatezza della sua scrittura, asciutta e drammatica al tempo stesso. Secondo la leggenda, “Song-e-saber” è la pietra magica cui confessare tutte le proprie sofferenze, le infelicità, i dolori, che non si oserebbe mai rivelare a nessuno. Come la pietra è l’uomo morente, immobilizzato nel letto, che ascolta ogni pensiero, ogni parola detta con dolore e rabbia dalla moglie. In quelle parole c’è tutta la sofferenza, l’indignazione e l’umiliazione delle donne afgane costrette a subire violenze e oppressioni dai propri uomini. La pietra silente assorbe tutto passivamente fino all’esplosione. Ed è la liberazione finale. Consigliatissimo! Letto per la seconda volta.

Di Fabiola Carlino

PREMIO GONCOURT 2015: BUSSOLA, di Mathias Enard

PREMIO GONCOURT 2015: BUSSOLA Mathias Enard

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

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