PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 1932: – John Galsworthy – “per la sua originale arte narrativa, che trova la sua forma più alta ne La saga dei Forsyte”
LA SAGA DEI FORSYTE, di John Galsworthy
È un gruppo di romanzi composti di due trilogie intervallate da quattro racconti o “interludi”.
Fu scritta da John Galsworthy tra il 1915 e il 1921 (la prima trilogia) e il 1928 (la seconda trilogia che completa la saga).
Attraverso la storia della famiglia si narra la storia della Gran Bretagna dal tardo periodo vittoriano a dopo l’indipendenza dell’Irlanda.
La narrazione si dipana nell’arco di tre generazioni.
Il protagonista è Soames, uno dei “figli” dei primi Forsyte, uomo legato alla proprietà, al suo amore per la bella Irene, sua moglie, che non lo ricambia e lo lascerà preferendogli prima un amante e poi il cugino Jolyon junior.
Attraverso il passare del tempo vedremo la terza generazione con la modernità portata dal dopoguerra.
Lo stesso Soames, da vecchio, sembrerà quasi addolcito e pacificato.
L’autore, grazie a questa saga, ottenne il Nobel per la letteratura nel 1932.
Io l’ho letta da adolescente (grazie alla mia voracità di lettrice precoce) nell’edizione Omnibus tradotta da Elio Vittorini.
Ne fu tratto anche un film nel 1948.
Anni fa, poiché i due volumi tendevano a “scollarsi”, cercai una edizione più recente.
Un libraio colto mi sconsigliò di acquistarla perché ormai era introvabile nella traduzione di Elio Vittorini e quasi incomprensibile in altre traduzioni, credo anche per la complessità della struttura dell’opera.
Quindi l’ho fatta rilegare e la rileggo di tanto in tanto.
È un testo che piace a chi ama le storie di famiglia con intrecci dove avvenimenti e sentimenti non trascurano lo sfondo storico del passaggio dall’età vittoriana al primo trentennio del ‘900.
È una lettura importante e insieme piacevole.
Recensione di Eva Gambardella
LA SAGA DEI FORSYTE – John Galsworthy
Letto Forsyte da ragazza ,ma ricordo poco.Mi piacque.