PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 1950: Bertrand Russell – “in riconoscimento ai suoi vari e significativi scritti nei quali egli si erge a campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero”
Dio e la religione – Bertrand Russell
Io e Bertrand Russell …
Naturalmente si tratta del rapporto fra un comune lettore e un genio assoluto, e non credo ci sia necessità di spiegare chi dei due sia geniale.
Nella mia prima giovinezza sono rimasto affascinato dalla lettura delle opere di Bertrand Russell. Possiamo condividere o rifiutare le sue posizioni, sul cristianesimo, Dio, la morale e le convenzioni sociali. Tuttavia, non possiamo non restare impressionati dalle sue straordinarie capacità speculative. Ecco cosa scrisse (“Dio e la religione”).
“Vogliamo reggerci in piedi da soli, e guardare il mondo in lungo e in largo, vederne le cose positive e quelle negative, le bellezze e le brutture; accettarlo così com’è, senza averne timore. Conquistare il mondo mediante la ragione, non mediante la servile soggezione alla paura che la realtà può far nascere in noi. Il concetto che abbiamo di Dio deriva dal vecchio concetto orientale di dispotismo, ed è un concetto del tutto indegno di uomini liberi. Quando in chiesa si assiste all’autodenigrazione di persone che affermano di essere miseri peccatori e tutto il resto, si assiste a uno spettacolo umiliante e indegno di esseri umani che si rispettino. Dovremmo avere il coraggio di alzarci in piedi e di guardare francamente in faccia la realtà. Dovremmo fare del mondo il migliore dei mondi possibili, e se anche non arrivasse a essere così bello come avremmo desiderato che fosse, sarebbe comunque migliore di quello che hanno modellato gli altri in tutti questi secoli. Un buon mondo ha bisogno di conoscenza, gentilezza e coraggio; non ha bisogno di un attaccamento al passato pieno di rimpianto, o di incatenare il libero pensiero con delle parole pronunciate molto tempo fa da uomini privi di cultura. Ha bisogno di un’intrepida prospettiva e di libero pensiero. Ha bisogno di speranza per il futuro, e non di voltarsi continuamente indietro verso un passato che è morto, che siamo sicuri che verrà di gran lunga superato dal futuro che la nostra intelligenza saprà creare”.
Russell non credeva in Dio; tuttavia, trovo nelle sue osservazioni una sorta di religiosità laica di eccezionale valore, assolutamente in grado di assicurare il buon governo del mondo..
Di Alessandro Pratesi
PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 1937: Roger Martin du Gard
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