PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2022: Annie Ernaux “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”
IL POSTO, di Annie Ernaux (L’Orma)
È questo il mio primo approccio alla scrittura di questa scrittrice che ha vinto il Premio Nobel nel 2022: un racconto lungo o un romanzo breve, decisamente autobiografico, in cui riflette sulle sue origini e sulla condizione sociale della sua famiglia ma anche su come è cambiato il “posto” che Annie ha occupato nelle diverse fasi della sua vita. Le sue origini rimandano ad una famiglia contadina di fine ottocento, per la quale la vita era dura e semplice con tanto lavoro e tanta fatica; ed è la figura del padre che emerge dal racconto, un uomo tenace che ha combattuto tutta la vita per migliorare il suo status e quello della sua famiglia, passando dal lavoro nei campi a quello di operaio per passare poi alla gestione di un piccolo negozio. E Annie parla, dopo la sua morte, del suo rapporto con quest’uomo, rapporto che si muove nella consapevolezza della distanza esistente tra i suoi interessi ed il suo modo di essere e quello del padre ma anche del legame profondo che li ha legati, nonostante tutte le incomprensioni, e della nostalgia perché si rende conto che avrebbero potuto essere più vicini.
Con una bella scrittura asciutta ma non fredda, Annie Ernaux rende così al padre un tributo d’onore, il riconoscimento di quanto fatto per consentirle una vita migliore, un riscatto sociale che però ha avuto come controparte l’allontanamento dei due mondi; insomma un omaggio ad un padre con cui ormai aveva difficoltà a comunicare come la stessa scrittrice ammette quando dice “ Forse scrivo perché non avevamo più niente da dirci”..
Recensione di Di Ale Fortebraccio
Vince i premio Nobel per la letteratura 2022 Annie Ernaux
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