PREMIO PULITZER 1994: AVVISO AI NAVIGANTI, di Annie Proulx
Un romanzo bellissimo, quasi epico, grandioso nelle descrizioni dei luoghi e soprattutto del mare. Un mare freddo, gelido ma vivo e pericolosissimo. Il mare è ovunque. Bellissime le tempeste, gli iceberg, l’oceano ghiacciato, il mare che all’improvviso spezza navi e petroliere come fiammiferi. Il vento che prende con sè una casa, casa che è ancorata alla roccia con dei ganci e costruita su una base di legno in modo da essere spostata e riposizionata da un’altra parte. Incredibile. Ho appena letto un libro di un islandese e mi aspettavo che la gente delle sue storie girasse impellicciata e imbacuccata e invece sandali, ciabatte e canotta e tutti a sudare come stessero in Sardegna in agosto. Invece questo romanzo è pieno di ghiaccio e iceberg.
Il protagonista è Quoyle, uomo goffo e sfortunato con le donne, che dopo un terribile matrimonio si ritrova con due bambine a carico e una zia eccentrica che lo spinge a trasferirsi nella casa natia, un rudere in un posto impraticabile, a Terranova. I rapporti umani sono molto teneri, e l’autrice ricorda A. Tyler. Però mentre la Tyler è interessata all’animo umano, la Proulx è interessata soprattutto ai luoghi. Ogni personaggio ha le sue storie da raccontare legate al rapporto uomo-ambiente. C’è quasi una mitologia del luogo. C’è la dimensione dell’uomo che si misura con gli elementi. Questo libro odora di mare, di salsedine, di vento e di scogliere. Un libro da leggere assolutamente
Recensione di G. A.
PREMIO GONCOURT 2021: LA PIÙ RECONDITA MEMORIA DEGLI UOMINI Mohamed Mbougar Sarr
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