PREMIO PULITZER 2022: I NETANYAHU Joshua Cohen

PREMIO PULITZER 2022: I NETANYAHU. Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile della storia di una famiglia illustre, di Joshua Cohen (Codice)

Partita con il botto.

So che ci sono commenti molto contrastanti su questo libro; a me è piaciuto molto. Mi è piaciuto innanzitutto lo stile della prosa, che farei fatica a definire con un’unica parola: preziosa e ricercata in alcuni punti, schietta in altri. Mi è piaciuto molto anche come è stata costruita la storia che -attenzione!- non va scambiata per biografia. Si parla, come anticipa il libro, dei Netanyahu -al plurale, ovvero della famiglia di quello che poi sarà il primo ministro israeliano Benjamin “Bibi” Netanyahu-; da notare però che libro ha vinto il Pulitzer per la narrativa, e infatti l’episodio che viene raccontato, effettivamente accaduto e raccontato a Cohen dal reale co-protagonista Harold Bloom, è molto romanzato.

La trama in breve.

Al professore di storia Ruben Blum, unico professore ebreo alla Corbin University, viene chiesto di fare da accompagnatore a Ben-Zion Netanyahu, il quale è arrivato negli USA seguito dalla sua caotica famiglia per un colloquio ai fini di assunzione. I Netanyahu entrano in scena nel capitolo VIII, a pagina 160 (il libro ne ha 270): nonostante ciò è vero che sono i protagonisti, perché anche se l’aneddoto di per se’ porta via meno della metà del libro, la presenza di questa famiglia si fa sentire già nelle pagine precedenti, soprattutto quella del capo-famiglia Ben-Zion, inizialmente descritto a distanza tramite opinioni di Blum sui suoi scritti e lettere di raccomandazione e contro-raccomandazione inviate da suoi ex colleghi. Insomma, quando quest’uomo entra in scena siamo -quasi- già preparati ad accoglierlo, impossibile non essersi fatti prima un’idea, anche se piccola. Eppure la sua comparsa lascerà spiazzati, e qui mi fermo.

Alternando il racconto ilare a momenti seri di riflessione/commento dai tratti di saggistica (per capirlo appieno bisognerebbe essere ben formati sull’argomento e io ammetto di non esserlo. Mi sono sicuramente persa delle sfumature) Cohen imbastisce una narrazione avvincente, che tratta temi molto attuali di politica e che tocca i concetti di identità culturale, uguaglianza, equità, razzismo. Parlando dei Netanyahu Cohen suggerisce in quale ambiente, famigliare culturale e politico, Benjamin Netanyahu sia cresciuto e ci lascia liberi di trarre le nostre considerazioni.

Per me, da leggere e approfondire

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