PREMIO SCEBARNENCO 2013: L’ipotesi del male, di Donato Carrisi (Tea)
Avete mai avuto voglia di sparire? Di sparire per sempre? Di cancellare tutto e di ricominciare?
L’ipotesi del male parte da questa idea. Carrisi fa ritornare Mila Vasquez, già protagonista ne “Il suggeritore”, Mila è un agente che lavora nel Limbo, una sezione speciale che si occupa degli scomparsi, delle persone di cui non si ha traccia ma Mila non li dimentica, Mila li continua a cercare fino a quando si imbatte in qualcuno che torna e torna per uccidere…..ma dove sono stati finora? Che cosa li ha cambiati? Chi? Ad aiutare la Vasquez nella sua indagine ci sarà l’agente speciale Berish, reietto del distretto di polizia per un caso di corruzione mai chiarito ma che viene subito coinvolto in questa storia che scava a fondo nell’animo umano, il bene ed il male: “il bene di alcuni coincide sempre con il male di altri, ma è valido anche il contrario”.
L’ipotesi del male è il secondo libro della serie che vede protagonista Mila Vasquez, è il libro che ci fa conoscere quanto sia complessa la sua personalità, brillante come poliziotta, inadeguata come mamma e come figlia ed incapace di provare empatia. Questa sua caratteristica sarà anche la sua forza. Con questo romanzo Carrisi ha voluto esplorare un mondo complesso e per farlo, anche lui, ha provato un periodo di isolamento che ha dato vita ad un thriller ben fatto che coinvolge dalle prime righe. Un consiglio però: se non avete letto “Il suggeritore” fatelo prima di affrontare questo romanzo.
Buona lettura.
Recensione di Giandomenico Lenzi
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