PREMIO SCERBANENCO 1994: MOSTRI, di Tiziano Sclavi (Camunia)
Tra quelli che ho letto del buon Tiziano Sclavi è quello che al momento mi ha colpito di più.
Un nano del circo viene ricoverato in un reparto “speciale” di un ospedale, dove oltre a lui facciamo conoscenza di altri “mostri”, persone affette da forme genetiche gravi, condannate a rimanere vita natural durante in quel reparto.
Un racconto fatto di brevi momenti di vita ospedaliera, al tempo stesso umano, riflessivo, diretto, crudo, malinconico.
La tematica del diverso descritta in maniera semplice e diretta, trasformata in normalità, in una realtà dove non è importante che forma hai o le nostre differenze quando si è accomunati da quel dolore sotterraneo che è il malessere umano in ogni sua forma.
Toccante.
Di Antonino Santangelo
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