PREMIO STREGA 1969: LE PAROLE TRA NOI LEGGERE, di Lalla Romano (Einaudi)
Ho conosciuto questa scrittrice grazie ad un documentario e ho trovato questo titolo estremamente poetico, tanto da acquistarlo subito.
È una sorta di diario sul figlio, su di lei, sul rapporto che avevano e che copre più o meno i primi trent’anni di vita del ragazzo.
Un linguaggio ricercato quasi sofisticato ma senza ridondanza tratteggia la personalità di Pietro che ci conquista subito facendoci provare per lui una simpatia spontanea.
Bambino scontroso, adolescente originale, studente svogliato, adulto ironico che fa fatica ad incasellarsi negli schemi convenzionali della vita.
Lei sente il bisogno di scrivere di questo figlio, di rivedere il rapporto con lui, di raccontarlo prima di tutto a se stessa. È una sorta di autoanalisi come madre attraverso il ricordo di aneddoti e riletture di scritti del figlio.
Ho rivisto gli atteggiamenti tipici genitoriali alcuni dei quali sono anche i miei e ho riflettuto che è veramente difficile essere madre, esserlo in modo “giusto” ,in modo rispettoso della “persona” figlio. Non è un libro facile e forse non è nemmeno accattivante ma io sento di consigliarlo ugualmente perché è una sorta di viaggio interiore nel rapporto madre-figlio nel quale molte di noi potrebbero ritrovarsi. È un libro vero, intimo e anche molto ironico e divertente. Ho riso molto leggendolo ,non so però quanto abbia riso Pietro ,ritrovandosi nelle parole della madre e se sia mai riuscito a “perdonarla” per averlo scritto
Recensione di Rossana Pescatore
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