PREMIO STREGA 1993: NINFA PLEBEA, di Domenico Rea
Letto nel 1995, frequentavo il quinto ginnasio e ricordo che all’epoca fece scalpore e turbò la nostra adolescenza. Questo libro è legato indissolubilmente alle mie origini. Racconta di una ragazzina (il titolo mi riporta alla Ninfetta di Nabokoviana memoria) di un fantomatico paese in provincia di Salerno, Nofi, in realtà Nocera Inferiore. In questo paese tutto si basa sul pettegolezzo e il sentito dire. La ragazzina vive le sue vicissitudini erotiche e adolescenziali durante la seconda guerra mondiale.
Ritroverete nomi di luoghi e località realmente esistenti (Nofi è l’unico artificio letterario) che vi accompagneranno per queste stradine lungo i bassi nofinesi. Rea espone i fatti di un popolo povero e relegato in maniera schietta e nuda. Senza mezzi termini. Spesso sarà brutale e scurrile. Vi mostrerà come il linguaggio carnale sarà prevalentemente un linguaggio dell’anima. Rileggerlo mi ha commossa fino alle lacrime. Non adatto ad un lettore facilmente impressionabile.
Recensione di Rosaria Vallone
Premio Strega 2022: quella strana cinquina!
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