PREMIO STREGA 1999: BUIO, di Dacia Maraini (BUR)
Dacia Maraini è una scrittrice che mi piace molto, è una donna che ha vissuto una vita molto complicata, e’ stata rinchiusa in un lager nazista quando con la sua famiglia si trovava in Giappone durante la seconda guerra mondiale, ha conosciuto i bombardamenti, la fame e il freddo e forse per questo ha maturato una grande sensibilità nei confronti dei deboli e degli emarginati i cui diritti sono molto spesso ignorati. Femminista, si e’ sempre impegnata per l’emancipazione della donna, contro ogni forma si prevaricazione e contro ogni forma di discriminazione.
E questi sono i temi che poi si ripetono nelle sue opere, che in fondo sono il tentativo di spiegare la società mettendone in evidenza i lati negativi o peggio i suoi lati oscuri e offrire una denuncia dell’ipocrisia e della passività con cui molti assistono o sono partecipi di atti di violenza. Buio, è stato pubblicato nel 1999, è una breve raccolta di storie suggerite dalla cronaca quotidiana, si tratta di fati tragici , episodi di violenza a danno di bambini, donne, e’ come se la scrittrice volesse sottolineare quanto di brutale attraversa la nostra umanità nell’indifferenza dei più o nel momentaneo scossone emotivo alla coscienza collettiva, nell’immediatezza del fatto, che però subito dopo si perde nell’oblio.
Il narratore esterno, con occhio vigile, osserva il buio che alberga nell’animo umano dove si originano i peggiori impulsi, gli istinti che inducono a compiere azioni orribili. La commissaria Adele Sofia e l’ispettore Marra hanno il compito di indagare nelle peggiori brutture della vita cercando di non farsi travolgere o risucchiare, facendo giustizia. E’ un libro crudo ma scorrevole, non facile da digerire per i temi trattati; a parer mio la scrittrice non intenda soffermarsi sugli aspetti più deteriori della società e della vita per inorridire il lettore ma farlo riflettere sulla società e sull’animo umano in cui esiste una parte oscura, buia, per l’appunto. che cerca di emergere sfruttando qualsiasi occasione offerta dal caso e dalle circostanze e che bisogna imparare a controllare.
Recensione di Patrizia Franchina
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