PREMIO STREGA EUROPEO 2016: GLI ANNI, di Annie Ernaux (L’orma)
Uno spaccato di vita francese e internazionale dal dopoguerra ad oggi o quasi che ci offre un’analisi lucida e attenta della politica e della società. Ma è anche un’autobiografia? Nella storia appaiono fotografie, descrizioni di immagini e di filmati. Ma gli oggetti prevalgono. Non a caso probabilmente. I titoli delle canzoni, i nomi di personaggi pubblici, gli oggetti introdotti sul mercato, tutto sembra più importante della persona che vive. È il difetto della società dei consumi.
Ma ciò che ne deriva è una narrazione algida e distaccata, dove tutto, dagli amori ai figli, dalle case ai pranzi, dal gatto al cancro, è riportato con un distacco e un’impersonalità che spiazzano il lettore. La delusione politica, unica emozione percettibile, non trova conforto nella vita privata: non c’è rifugio né alternativa e la protagonista, che pure fa scelte coraggiose e dinamiche, intraprendenti, sembra lasciarsi vivere macchinalmente. Un libro insolito, sicuramente stimolante per l’analisi del mondo rappresentato, ma più adatto alla discussione che al piacere della lettura e della condivisione.
Recensione di Maria Cristina D’Amato
SPECIALE ANNIE ERNAUX – Nobel per la letteratura 2022
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