PREMIO STREGA EUROPEO 2021: CRONORIFUGIO, di Georgi Gospodinov (Voland)
Il più talentuoso autore bulgaro contemporaneo anche vincitore con questo libro del premio Strega europeo, ci accompagna in un viaggio fisico attraverso l’Europa tra Sofia, Zurigo, Vienna, paesi scandinavi e USA, ma soprattutto ci accompagna in un viaggio attraverso il tempo, ridando luce e splendore al passato, all’importanza della memoria e del ricordo.
Gaustin, l’alter ego dell’autore, crea in diverse città le “cliniche del passato” ovvero rifugi del tempo dove verranno ricoverati pazienti affetti da Alzheimer e persone che hanno perso la memoria, per aiutarli a recuperare i loro ricordi e quindi la loro esistenza ed i loro affetti. Successivamente questi luoghi accoglieranno tutti, anche le persone “sane” che si presenteranno volontariamente ed autonomamente seguendo il libero arbitrio per recuperare consapevolmente il proprio passato.
In tutta Europa verrà indetto il Referendum del passato ed ogni Stato e Nazione sceglierà il decennio più “florido” nel quale ciascun Paese deciderà di vivere a seguito di delicate ed accurate elezioni.
Si tratta di un romanzo visionario, originale, geniale, innovativo, che mette in evidenza la cultura e la sensibilità di un autore insolito che pone l’accento su contenuti profondi, affrontati in modo intelligente ed inusuale, che porta il lettore a porsi mille domande e molte riflessioni.
E’ un libro che non deve essere letto con la razionalità ma con l’emozione, lasciandosi andare senza pensare, lasciandosi condurre dove Gospodinov vorrà portarci.. è solo in questo modo che verranno messe in discussione le certezze che abbiamo sempre avuto, che verranno modificate le strutture interiori del nostro essere e dei nostri pensieri.. sembra di osservare un quadro in movimento, l’autore ci fornisce pennellate di un istante, che nel momento successivo cambieranno ancora, attraverso il racconto di episodi ed eventi realmente accaduti e che inevitabilmente hanno avuto un peso ed hanno modificato la storia dell’uomo.
Recensione di Simona Di Chiara
PREMIO STREGA EUROPEO 2017: VOCI DEL VERBO ANDARE Jenny Erpenbeck
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