PREMIO VIAREGGIO 2023: LA VITA INTIMA, di Niccolò Ammaniti (Einaudi)
Inizio scoppiettante per il nuovo romanzo di Ammaniti.
Maria Cristina, ex modella, certificata donna più bella del mondo, famosa tra i feticisti per avere piedi perfetti, moglie del premier italiano, ha tutto quello che può desiderare dalla vita: fama, soldi, potere, eppure non è felice. Questa consapevolezza la assale il giorno in cui il suo personal trainer fa cadere per distrazione un peso sul suo alluce e la sua perfezione viene scalfita. Più tardi, ad una noiosa festa dove la sua presenza è richiesta nel ruolo istituzionale, ascolta per caso un giudizio tagliente espresso su di lei dalla sua assistente personale. È un’epifania. L’ebrezza del vino, il dolore all’alluce e le dure parole di chi per lavoro si occupa di lei la precipitano in un vortice di riflessioni, ripensamenti, nostalgie, nella sua vita intima. L’incontro forse non del tutto casuale con una fiamma del passato, infine, la trascina in un vortice di ricordi, e di scheletri nell’armadio che non sarebbe opportuno rievocare.
Il romanzo racconta una intensa settimana di Maria Cristina, per i fan Maria Tristina e per i detrattori Maria Cretina, con descrizioni cinematografiche, dove è facile riconoscere situazioni e personaggi vicini alla realtà.
Se Maria Cristina rappresenta la presa di coscienza della vacuità di un certo stile di vita, e il faticoso percorso di riappropriazione della propria vita intima,
il marito Domenico, avvocato prima di diventare capo di governo, ci mostra i segreti della politica italiana degli ultimi decenni, una politica polarizzata, capace di suscitare tifo da stadio, guidata da social media manager privi di scrupoli che cercano di interpretare gli umori della rete e di anticiparli, sottomettendo ai suoi capricci le scelte di governo, con i risultati che ben conosciamo.
È un ritratto spietato della nostra società, descritta con realismo e ironia, una narrazione che si tinge di giallo, e che si carica di suspance, in attesa di un colpo di scena finale.
Recensione di Maria Teresa Petrone
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