I labili confini dell’identità e dell’appartenenza al centro del primo romanzo di Denise Masiero (Capponi Editore – novembre 2024)
Nel suo primo romanzo, Denise Masiero descrive con chiarezza il percorso di Delia, la giovane protagonista, che oscilla tra momenti di speranza e di incertezza. La scrittura è scorrevole e accompagna il lettore in un viaggio che non è solo geografico ma anche interiore. La narrazione invita a riflettere su che cosa significhi davvero essere liberi e come le scelte che facciamo possano influenzare il nostro destino e le nostre relazioni. Attraverso le esperienze di Delia, l’autrice esplora il tema della ricerca di sé in un viaggio che la protagonista intraprende per sfuggire a una vita che sente stretta, rispondendo all’urgente desiderio di libertà e scoperta. Il romanzo si apre infatti con l’idea di una fuga dalla sua cittadina veneta, dove Delia, travolta da un attacco di panico, realizza che è giunto il momento di ricostruire la propria vita. “Bangkok, anzi la Thailandia, non era mai rientrata nei miei sogni a occhi aperti finché un certo Andrea, che di professione faceva il nomade digitale, non mi aveva detto che era la città perfetta se volevo intraprendere questa strada.
Lo avevo ascoltato e avevo comprato un biglietto di sola andata. Lo zaino pesava nove chili, non uno di più, ci tenevo. L’avevo pesato e ripesato con cura, togliendo all’occorrenza una maglia, un paio di mutande, come se quei pochi grammi potessero fare la differenza. Avevo trascorso il mio ultimo giorno in Italia a piegare meticolosamente indumenti, invece che a festeggiare la mia partenza e a salutare amici e parenti. La verità era che, anche se provavo un’euforia e una gioia intraducibili – avrei scoperto più avanti che in tedesco c’era una parola, Vorfreude, che significava letteralmente gioia dell’attesa – avevo anche paura che ricapitasse un episodio analogo a quello che aveva scatenato tutto, una morsa che mi avrebbe ripresa da dentro” racconta Denise Masiero dando voce alla protagonista del romanzo. La bellezza del libro risiede nella capacità dell’autrice di rappresentare il cammino di una donna che, in un contesto totalmente estraneo, scopre risorse interiori insospettate.
La scrittura di Denise Masiero è evocativa, capace di trasmettere la fragilità e la confusione di Delia, ma anche l’energia che nasce paradossalmente dalla vulnerabilità. Questo viaggio in solitaria attraverso l’Asia diventa dunque per la protagonista un atto di coraggio, un’opportunità per confrontarsi con sé stessa e con gli altri. Tuttavia l’arrivo nella sua vita di Teo, con il suo mondo e la sua famiglia disfunzionale, costringerà Delia a rimettere in discussione le sue scelte e i suoi sogni, anche se la gravidanza inaspettata della giovane donna trasformerà la sua fragilità in forza.
Recensione di Marcella Tini
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