RITRATTI D’ARTISTA, di Susan Vreeland
Il libro è una raccolta di 22 racconti con un tema comune: l’arte.
I primi 8 racconti narrano comuni stralci di vita, stati d’animo e ispirazioni che hanno indotto i grandi pittori a produrre capolavori.
Troviamo Renoir che immortala la piccola Mimì figlioletta di Jérôme, un grigio impiegato di banca, in un giardino rigoglioso ( “Mimì con l’innaffiatoio” Parigi 1876); incontriamo il burbero Monet, con la sua lunga barba grigia circondato da ninfee, pennelli e colori e la sua devota amante Alice Hoschedè, accanto al letto della moglie morente Camille. Di Manet invece sentiamo la voce della moglie, Suzanne Manet che, rievocando il marito Édouard morto di sifilide, ribattezza le tele ritraenti le numerose amanti con titoli palesemente provocatori.
Percorriamo con Jeanne Modigliani gli ultimi anni del padre Amedeo tra alcol e droghe, alla ricerca, attraverso i famosi e sensuali nudi femminili, i ritratti dai volti stilizzati, i colli affusolati e gli sguardi spesso assenti, di qualche traccia di un’infanzia a lei negata. E poi Van Gogh, Cézanne…
Questi 8 racconti, fra finzione e realtà, sono scritti molto bene e stimolano moltissimo il lettore, a mio avviso, ad approfondire la vita e le opere dei grandi artisti che si muovono nella loro vita quotidiana. E un po’ come osservare le vite dal buco della serratura nell’attesa di aprire del tutto la porta e scoprire che quei grandi artisti che si riflettono nei loro capolavori ergendosi ad “assoluto”, tutto sommato, sono stati esseri umani proprio come noi comuni mortali.
La seconda parte della raccolta invece racconta storie “impastate” con l’arte e qui purtroppo non ho trovato alcunché di avvincente perché i racconti non hanno né capo né coda e non arrivano a nessuna conclusione. Ogni racconto è fine a se stesso e rende il tutto frammentario e incongruente.
“Ritratti d’artista” non si può definire sicuramente un libro bellissimo tuttavia, come di fronte a un dipinto, a qualcuno potrà piacere, soprattutto nei primi racconti, e ad altri potrà suscitere più di una perplessità, soprattutto nei racconti finali.
“Altri pittori dipingono un ponte, una casa, una barca… io voglio dipingere l’aria che circonda il ponte, la casa, la barca, la bellezza della luce in cui esistono.” Monet
Recensione di Patrizia Zara
RITRATTI D’ARTISTA Susan Vreeland
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