SANGUE AGLI DEI Stefania P. Nosnan

SANGUE AGLI DEI è il nuovo romanzo di Stefania P. Nosnan (Bertoni – giugno 2023)

 

ACQUISTALO DA IBS ACQUISTALO DA FELTRINELLI

 

 

Ho già letto altri libri di questa infaticabile autrice, ne apprezzo la scrittura senza fronzoli, che va dritta al cuore del lettore, i temi trattati e la sua ricerca accurata degli eventi per rendere il romanzo più credibile possibile.

Stefania P. Nosnan scrive soprattutto romanzi storici, quelle letture che hai il piacere di leggere perché parlano di eventi del passato ma ti aprono un mondo su storie che sono spesso trattati in maniera superficiale. Ma non questa volta. Sangue agli dei non è un romanzo storico perché l’autrice ha deciso di uscire dalla sua confort zone per esprimere un’altra sua passione: il thriller. Stefania P. Nosnan lo fa come se scrivesse da sempre thriller, quelli americani, quelli che di solito leggiamo sotto l’ombrellone, con la firma di un famoso autore di thriller, perché, anche in questo caso, la Nosnan è stata meticolosa nelle sue ricerche e nelle descrizioni del luogo tanto che una persona come me, che non è mani stata in America, in una riserva dei Navaho, si ritrova catapultata in quel mondo.

 

 

In una di queste riserve il tenente di polizia Hastiin Roanhorse si ritrova tra le mani un caso difficile: delle ragazze vengono rapite e uccise attraverso uno strano rito, durante la notte di luna piena. Hastiin capisce subito di non avere l’esperienza e neppure gli strumenti adatti per scoprire l’assassino e quindi chiede rinforzi al dipartimento di Albuquerque che manda la squadra migliore guidata dalla migliore detective, Susan Nelson. Fin da subito i due faranno scintille e si instaurerà un rapporto conflittuale tra Hastiin che si aspettava di lavorare con un uomo e non con una bella donna molto preparata, e Susan convinta fin da subito che l’assassino è uno degli abitanti di quella riserva. Riusciranno i due investigatori a mettere da parte le loro incomprensioni per risolvere il caso?

Il libro è da divorare anche perché, pur essendo abbastanza brava nell’individuare il colpevole questa volta l’impresa per me è stata dura, l’autrice ci confonde e rimescola le carte ogni capitolo e quindi più le pagine scorrono più il lettore si pone delle domande.

 

 

Ho trovato questo libro interessante anche per un altro motivo. Leggendo la storia e, soprattutto, i limiti investigativi del tenente, non per sua incompetenza ma perché non preparato a degli omicidi così violenti, ho riflettuto su tutti gli omicidi irrisolti di cui ho memoria.

Il delitto perfetto, dicono, non esiste. Esiste la possibilità di farla franca, perché chi dovrebbe intervenire tentenna o arriva tardi, perché qualcuno non agisce nella maniera più rapida o si fa prendere dai preconcetti. Perché, purtroppo, la vita non è sempre come un romanzo, o forse, bisognerebbe avere solo l’onestà intellettuale di Hastiin e dire “ho bisogno di aiuto”:

 

Recensione di Samanta Giambarresi

 

 

ACQUISTALO DA IBS ACQUISTALO DA FELTRINELLI

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Commenta per primo

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.