Seni e uova, di Mieko Kawakami (E/O – agosto 2020)
Seni e uova nasce come romanzo breve nel 2007 e si aggiudica premi prestigiosi in Giappone. Nel 2019 diventa un libro corposo da 600 pagine che esce in patria con il titolo Summer stories.
È una storia corale di donne moderne che parte dai primi anni 2000 e arriva ai giorni nostri. La protagonista è un’aspirante scrittrice che nel corso del romanzo si confronta con la sorella maggiore, la nipote e altre donne che incontrerà nel suo cammino.
Donne appunto perché la prima cosa che balza agli occhi è la posizione marginale che hanno gli uomini in tutta la storia a partire da un padre che abbandona, passando per il maschio utilizzato solo come donatore di seme.
Il titolo in sé è già una dichiarazione d’intenti. Si parla di donne e di seni. Seni da mastoplastica e seni malati portatori di morte. Poi si parla di uova che se all’inizio sono quelle vere che la nipote durante una lite si rompe in testa quasi in stato catatonico, diventano nel corso della storia le uova portatrici di vita. Quei piccoli ovuli la cui presenza o assenza scandisce inesorabile le ore dell’orologio biologico di ogni donna.
Difficile condensare in poche righe un romanzo così lungo e così denso di emozioni e di domande. Quanto conta il sesso in un rapporto d’amore? Cosa definisce l’amicizia tra due persone? Essere genitori riguarda la biologia o il cuore? Pensare di avere figli anche da soli è senza una famiglia è un atto di puro egoismo? E avere figli in generale può veramente considerarsi ad oggi un gesto d’ amore altruistico?
In Giappone è stato accolto con disagio dalla frangia più tradizionalista e conservatrice ma ha affascinato moltissimo scrittori tra cui Murakami Haruki.
Credo sia un libro da leggere assolutamente anche se in alcuni passi può risultare prolisso o ridondante. Mieko Kawakami si conferma per me una delle nuove voci più interessanti del panorama letterario giapponese.
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