SFERA, di Michael Crichton
Crichton è uno dei miei autori preferiti, ho letto praticamente tutto dal suo primo romanzo “In caso di necessità” 1968 con lo pseudonimo J. Large a “L’ isola dei pirati” pubblicato postumo nel 2009.
Dei suoi libri ho apprezzato il mix che sapeva creare fra realtà e fantascienza, avventura e thriller, morte e sopravvivenza.
Lo psicologo Norman Johnson sta sorvolando le acque dell’Oceano Pacifico a bordo di un elicottero. È stato chiamato, come già in passato, per prestare soccorso a seguito di un disastro aereo ma non c’è nessun disastro aereo: sul fondo del mare è stato trovato qualcosa di strano e inspiegabile. Qualcosa che sembra arrivato da un altro mondo: un’astronave.
Norman è il profilo giusto per aggregarsi ad una squadra di scienziati che ha il compito di studiare l’astronave e, eventualmente, entrare in contatto con la vita extraterrestre che l’ha costruita. Si scende quindi in un habitat a trecento metri di profondità nel Pacifico.
Norman può solo immaginare ciò che lo attenderà laggiù, e ciò che troverà una volta aperta l’astronave. Ma quello sarà solo l’inizio. Perché il mistero si sposterà su uno strano oggetto, trovato all’interno dell’astronave e origine di una serie di fatti inspiegabili: una sfera.
“Sfera” è classificato come un libro di fantascienza ma definirlo tale è riduttivo: la storia è riconducibile alla fantascienza ma siamo di fronte a un vero e proprio thriller con risvolti psicologici che danno forza al racconto.
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