SOPRAVVISSUTO. THE MARTIAN, di Andy Weir (Newton Compton)
Ho letto il libro appena uscito; ho visto il film; ho appena terminato di rileggere il libro
E’ stata una delle letture della vacanza tramite eReader: una lettura indovinata, che mi ha preso molto più della prima volta; come succede quando si assapora con piacere il momento di riprendere la lettura. Con la complicità della comodità che lo caratterizza, mi sono portato dietro l’eReader dappertutto…. e tralascio i dettagli.
Non saprei se possa essere classificato come libro di fantascienza, perché si basa in modo del tutto coerente con la tecnologia già attualmente disponibile : e questo dà alla storia una certa credibilità.
Gli astronauti devono lasciare la base Marziana in emergenza per via di una fortissima tempesta.
Colpito da un frammento di antenna, l’astronauta Mark Watney non riesce a salire sul Lander che deve riportare tutti gli astronauti in orbita per agganciarsi con la navicella madre rimasta in orbita.
Prima sorpresa: su Marte si verificano delle tempeste ? ebbene si, c’è una debole atmosfera, che naturalmente non contiene ossigeno, che in determinate circostanze può accumulare tanta energia che poi si scarica in forma di violente tempeste di vento
Il libro è una piacevole scoperta di una moltitudine e varietà di argomenti scientifici.
Mark Watney è solo su Marte in tutti i sensi, perché la tempesta ha distrutto anche il sistema di comunicazione con la Terra; deve riuscire a sopravvivere con quello che ha a disposizione nella base Marziana, fino alla prossima missione che riporterà cibo, materiali e uomini. Il problema è che la nuova base si trova a 3500 da quella attuale; e il nuovo arrivo è previsto dopo 4 anni. Perché tutto questo tempo ? Perché i pianeti si muovono, occorre aspettare l’allineamento migliore; e bisogna prima mandare le provviste ed i materiali.
Tante scoperte tecniche e scientifiche per il profano, a cui il libro dà una risposta diluita nel racconto in modo lieve e scorrevole ma, per la situazione estrema e drammatica connotano il libro come un vero e proprio thriller ; anche perché, il racconto è molto ben articolato da colpi di scena che introducono la successiva impresa tecnica che il naufrago spaziale, deve risolvere
Consiglio : leggetelo; è come avere uno squarcio reale sulle imprese spaziali; e magari, fatelo leggere ai giovani
Non vi preoccupate molto se alcuni dettagli delle soluzioni tecniche adottate dal naufrago per superare i vari ostacoli, non risultino troppo chiari; andate avanti nella lettura; si comprende comunque cosa intende fare e perché’ e come lo fa; ed un piacevole piccolo incremento di cosa sappiamo sulla sopravvivenza degli esseri umani in un pianeta che non è la Terra
Recensione di Luciano Ribolsi
Commenta per primo