SORTILEGI, di Bianca Pitzorno (Bompiani – marzo 2021)
” Dicono che da allora certe notti di luna nella pampa i cavalli si imbizzarriscono, si impennano, disarcionano i cavalieri e corrono a inseguire il vento con la testa alta e con le froge dilatate e frementi, stregati dal ricordo di quel profumo. Dolcezza. Nostalgia.”
Una bellissima fanciulla bionda, sopravvissuta a tutta la sua famiglia durante la ” peste manzoniana”, viene accusata di stregoneria per trovare una spiegazione alle sciagure cadute su un villaggio toscano; una ricca signora, furente perché l’uomo che ama le ha preferito la sua serva, scaglia su di lui una terribile maledizione, anzi, di più, la fa ricamare sul corredo che donerà alla sposa; la magia che sta alla base della ricetta dei ” biscotti del vento ” di Mughedule, in Sardegna, è talmente potente che il loro aroma incantatore si diffonde e strega gli animi a distanza di decenni.
Tre favole nere, di quelle che una volta si raccontavano sottovoce, di sera, accanto al fuoco, o d’estate sotto le stelle, narrate con il linguaggio dell’epoca in cui sono ambientate; ed è proprio questo il sortilegio più grande agito dall’autrice, che grazie alla magia della parola ci trascina in un’altra epoca e in altri luoghi da cui, come in un incantesimo, ci sentiamo avvolti, e non ne usciamo se non alla fine del racconto.
Recensione di Azzurra Carletti
SORTILEGI Bianca Pitzorno
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