SOTTO LA PIOGGIA GENTILE, di Ólafur Ólafsson (Einaudi – ottobre 2023)
“Non sapevo dargli un nome, e forse questa era la cosa peggiore, perché se un pensiero non è ancora tradotto in parole non si riesce a elaborarlo: è come un nemico invisibile, non si può ridurlo al silenzio, né parare i suoi affondi.”
Dopo settimane trascorse senza leggere o a leggere con difficoltà mi imbatto in questo libro comprato per coccolarmi attratta dalla copertina. Questa copertina la trovo rilassante. Comincio a leggere e mi imbatto in una storia che mi è piaciuta sin da subito perché dentro i ricordi si intrecciano ad un amore perduto ed il Covid é la tela su cui si dipingono diversi colori emotivi.
La storia è ambientata nelle odierne Reykjavík, Hiroshima e nella Londra degli anni ’60.
Si, dentro questa storia ci sono anche pagine di storia che vale la pena ricordare.
Kristófer è il protagonista ed ha 70 anni (cosa che mi ha stupito e mi è piaciuto assai) e per il covid decide di chiudere il suo ristorante nel centro di Reykjavík. Le restrizioni dure e continue gli fanno prendere la decisione di chiudere dopo decenni di attività di successo. Mentre programma il suo pensionamento ricevr una sorpresa dalla vita. Riceve una richiesta di amicizia inaspettata su Facebook: è di Miko, una donna nippo-britannica di cui era innamorato ben cinquant’anni anni prima.
Kristófer e Miko avevano avuto una relazione intensa e segreta decenni prima a Londra quando lui aveva lasciato l’università per andare a lavorare come lavapiatti nel ristorante del padre di Miko. Quel messaggio apre uno spiraglio sul nuovo e Kristófer prende la decisione impulsiva di farle visita a Hiroshima, dove si è trasferita dopo che lei e suo padre hanno lasciato improvvisamente Londra. Improvvisamente il tempo sembra non essere mai passato, si scioglie, decenni fusi come neve al sole. E comincia il viaggio. Pieno di speranza di timori parte per un viaggio che potrebbe rivelarsi difficoltoso dal punto di vista pratico a causa del virus, così come, dal punto di vista emotivo. Perché è ovvio che molti nodi verranno al pettine, o almeno cosi spera. Mentre fa la valigia e comincia il viaggio I ricordi riemergono e cominciano a dipingere una tela che solo adesso scopre essere bianca. Bianca adesso sente la sua vita…
Questo é un romanzo gentile, poetico per certi versi, elegante, intimistico, scritto bene.
Un romanzo che incanta delicatamente fino alla sorpresa del finale…
Consigliato.
Recensione di Maria Elena Bianco
Meraviglioso