SOUVENIR per i bastardi di Pizzofalcone, di Maurizio De Giovanni (Einaudi)
Mi sono alzata all’alba per finire le ultime settanta pagine di “Souvenir per i Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni, ottavo volume dedicato alle indagini della squadra più irriverente della scena del giallo poliziesco italiano, resa ancora più famosa dalla serie televisiva che ne riporta fedelmente le imprese. Stavolta, nel cantiere della metropolitana viene trovato un uomo brutalmente picchiato; in gravissime condizioni, viene portato in ospedale, anche se le speranze di salvarlo sono appese ad un filo. Ma chi è? Da dove viene? Senza effetti personali, pare impossibile risalire alla sua identità, tantomeno al motivo di un pestaggio così crudele. Il caso viene in aiuto della squadra, e da un bar arriva finalmente la prima traccia.
I Bastardi iniziano a seguire una pista, che li porterà a Sorrento, nel 1962, durante le riprese del film “Souvenir”, a rivivere la passione tra una bellissima attrice e un cameriere. Una storia molto particolare, una trama avvincente raccontata nello stile sempre brillante di un De Giovanni in ottima forma, che in questo romanzo – che trovo finora il più “intimo” della serie – dedica molto spazio allo studio introspettivo dei protagonisti, regalando al lettore dei ritratti ancora più approfonditi dei personaggi che ormai apprezza senza riserve.
Recensione di Eleonora Saia
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