SPECIALE FRED VARGAS
I TRE EVANGELISTI: Chi è morto alzi la mano -Un po’ più in là sulla destra -Io sono il tenebroso, di Fred Vargas (Einaudi)
Dopo aver letto, con qualche perplessità, l’ultimo libro della Vargas con protagonista Adamsberg, avevo deciso di cercare di ritrovare il fascino indimenticato delle mie letture della produzione di questa scrittrice, che mi aveva tanto colpito anni fa, immergendomi di nuovo nella lettura dei vecchi romanzi. Mentre sto ancora completando la più cospicua produzione sul commissario spalatore di nuvole, ho terminato quella, decisamente più modesta, che vede come protagonisti i tre giovani storici soprannominati i tre evangelisti.
Ed ho così ritrovato personaggi magnifici nella loro stravaganza, che rapiscono ed incantano il lettore portandolo in una atmosfera, per certi versi sospesa, per altri un po’ surreale e grottesca. Mi ha fatto molto piacere incontrare nuovamente Marc, Mathias e Lucien, con le loro caratteristiche peculiarità: Marc è un esperto del medioevo, porta al dito strani anelli, che dice di aver avuto da uno stregone, e per arrotondare le entrate fa le pulizie in un paio di case provvedendo anche a stirare i panni delle sue clienti; Mathias è uno studioso della preistoria, un uomo che si è talmente immedesimato nel ruolo di cacciatore-raccoglitore da girare per casa completamente nudo senza provare alcun imbarazzo; Lucien invece è uno storico della grande guerra interessato particolarmente ai diari di chi la prima guerra mondiale l’ha vissuta di persona.
Ecco qua quindi i tre evangelisti: San Marco, san Matteo e San Luca come li chiama lo zio e padrino di Marc, Vandoosler il vecchio, un ex poliziotto corrotto ma ancora con interessanti conoscenze ed amicizie in polizia. I quattro vivono a Parigi, in una casa a quattro piani, meglio conosciuta nel quartiere come “la topaia”, che hanno ristrutturato riservando a ciascuno un piano del vecchio edificio. E li ritroviamo anche come consulenti sui generi in alcuni libri della serie di Adamsberg.
Nei tre libri della trilogia i nostri eroi si trovano ad affrontare avventure diverse, collaborando spesso con altri due personaggi ricorrenti: Ludwig Kelweihler, conosciuto anche come Louis o il tedesco, un ex poliziotto anche lui, ex dipendente del Ministero dell’interno che ha tutta una serie di informatori, amico di Vandoosler il vecchio, che vive quasi in simbiosi con un rospo di nome Bufo, e Marthe, una signora di mezza età, ex prostituta ed ora amica ed informatrice di Louis. In definitiva sono molto contenta di aver riletto i tre romanzi che sono molto divertenti e pieni di ironia così che mi è capitato spesso di ritrovarmi a ridere o a sorridere, come mi era successo la prima volta che li ho letti.
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Le Due Trilogie di Adamsberg , di Fred Vargas
La trilogia di Adamsberg- L’uomo dei cerchi azzurri; L’uomo a rovescio; Parti in fretta e non tornare
La seconda trilogia di Adamsberg- Sotto i venti di Nettuno; Nei boschi eterni; Un luogo incerto
Continuando la mia rilettura dei libri di Fred Vargas, ho finito le due trilogie di Adamsberg ed ho senz’altro ritrovato il fascino della lettura fantasiosa e per certi versi visionaria di questa scrittrice francese, di cui negli anni passati attendevo con ansia la pubblicazione di ogni nuovo romanzo.
Nella prima trilogia Fred Vargas ci fa fare la conoscenza di Jean-Baptiste Adamsberg, commissario sui generis ma bravissimo nel suo mestiere, con molti successi che gli hanno fatto fare carriera sino a diventare il responsabile del quinto arrondissemant parigino con una numerosa squadra alle sue dipendenze; ma ci fa conoscere anche l’uomo che rappresenta come indecifrabile, trascurato nel vestire, decisamente eccentrico ma sostanzialmente solo, se si escludono i rapporti con le persone che lavorano con lui. E’ vero che ha successo con le donne ma ha con la sua vera amata, Camille, un difficile rapporto in cui i due si incontrano e si lasciano in continuazione, non disdegnando rapporti con altre persone. Il nostro commissario compare per la prima volta ne L’uomo dei cerchi azzurri, dove si trova alle prese con dei misteriosi cerchi tracciati sui marciapiedi di Parigi che lo preoccupano molto perché pensa che prima o poi al loro interno verrà trovato un cadavere; nel secondo romanzo, L’uomo a rovescio, Adamsberg si sposta nel Mercantour dove dovrà risolvere una catena di orrendi delitti che sembrano commessi da un lupo mannaro mentre nel terzo, Parti in fretta e non tornare, lo troviamo ancora a Parigi dove sembrano essere tornati i tempi bui della peste. Il suo metodo di indagine sfugge alle regole della logica, forse potrebbe definirsi un non metodo; il nostro commissario sembra muoversi in una sua realtà, alla ricerca di un particolare che smuova l’ordine delle cose, sino all’emergere, non si sa bene come e perché, di una geniale intuizione: non a caso viene definito lo spalatore di nuvole che, con i suoi “non so” e con la sua attenzione ad aspetti che gli altri non colgono, sconvolge amici, colleghi e colpevoli.
Nella seconda trilogia, che a mio avviso è decisamente più bella della prima, ci immergiamo nel passato del commissario e negli aspetti più intimi di quest’uomo che ci piace tanto -ma forse siamo fortunate a non conoscerne di simili nella realtà, ammesso che esistano uomini simili-. E così ne Sotto i venti di Nettuno, in cui si vede Adamsberg in trasferta in Quebec, veniamo a conoscenza di come, da sempre, sia stato ossessionato da una serie di omicidi contrassegnati da una specie di marchio di fabbrica- il segno di un tridente-, e che in passato hanno segnato la vita di suo fratello, di cui ha perso le tracce da parecchi anni, e che adesso lo impegnano in prima persona per la ricomparsa di morti uccisi proprio da un tridente. Qui troveremo anche un divertente slang quebecchese che Adamsberg farà proprio con estrema facilità!
Negli ultimi due libri della seconda trilogia continueremo a rituffarci nel passato di Adamsberg, con l’arrivo nella squadra – nel romanzo Nei boschi eterni- di un ragazzo di un paese dei Pirenei vicino al suo, ormai diventato uomo e caratterizzato da una strana capigliatura- conseguenza di sevizie ricevute da un gruppo di ragazzotti quando era un bambino- che vuole chiarire alcuni aspetti della storia comune e che nel frattempo diventa l’amante di Camille, con grande disappunto del nostro commissario, che si è ritrovato padre di un piccolo marmocchio, che riesce a far dormire mettendogli semplicemente una mano sulla testa. Ritroveremo questo altro strano uomo, Veyrenc, anche nell’ultimo giallo, Un luogo incerto, coinvolto con Adamsberg in una storia di vampiri e di omicidi molto particolari, storia in cui verrà fuori che i due sono anche in qualche modo parenti ed hanno in comune più di quello che credevano.
Questi della Vargas sono tutti libri dalla trama intricata, con un finale quasi sempre abbastanza sorprendente, conditi di dialoghi ben curati, di riflessioni colte e assolutamente non banali, con personaggi decisamente strani, talvolta quasi surreali, senza troppa tecnologia a supporto delle indagini. Capisco tuttavia che la Vargas e con lei il suo Adamsberg possano essere divisivi, o li si ama o li si odia.
Una piccola rassegna infine dei personaggi che fanno parte della squadra del nostro spalatore di nuvole: a parte Danglard, che potremmo definire il contrapposto di Adamsberg con la sua profonda cultura e con la sua ferrea capacità di ragionamento logico che fa da contraltare alla fantasiosa mente del suo capo, come non ricordare Froissy, immersa nel cibo e nei dispiaceri, Estalère, il devoto ingenuo, Mercadet, il genio dei numeri che lotta contro il sonno, il bruto Noel e il goffo Lamarre, Voisenet, Mordent, Kernokian, e infine ma sicuramente non ultima la grossa e tenera Violette Retancourt. E non sottovalutiamo infine la comparsa, in alcuni dei libri, dei tre evangelisti!
La mia rilettura è quasi alla fine, mi mancano solo tre libri. Così forse rileggerò anche Sulla pietra e spero di capire perché non ho ritrovato in quell’ultimo libro tutto quello che tanto ho amato nella serie.
Di Ale Fortebraccio
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La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga: I TRE EVANGELISTI Fred Vargas
La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – I tre evangelisti
La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga: Il Commissario Adamsberg Fred Vargas
La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – Il Commissario Adamsberg
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