SPECIALE SACHA NASPINI: uno scrittore “Anima e Sangue”
Sacha Naspini nasce a Grosseto, in Maremma, nel 1976. La sua Terra ha una grande influenza sulle prime, già significative, opere. Nei sobborghi di paese, in quegli anfratti di mondo incentrati su un’autarchia malsana dei sentimenti, l’autore trae spunto e ispirazione per raccontare storie di paese che rivelano verità universali e scomode sugli aspetti più profondi dell’animo umano.
La penna di Naspini cade impietosa sul foglio bianco, senza fare sconti o tentare di edulcorare il messaggio che si svela insieme alla trama, intessuta con abilità, in modo da tenere il lettore incollato alle pagine. La sua scrittura è credibile e potente perché è schietta, spesso cruda, mai scontata o banale. E’ un modo di scrivere, quello dell’autore, che non permette fughe: stordisce, placca e sferra un colpo che lascia per lo più senza fiato. Capiterà molte volte di voler riemergere e scappare dalle situazioni descritte, ma si rimane invischiati, con il cuore in gola, ammaliati dal coraggio del racconto e dal fascino di una lingua gestita con maestria.
La penna di Naspini non opera mai un puro esercizio di stile, ma è uno strumento raffinato con il quale viene “lavorata” con sapienza la sostanza delle emozioni, quelle cattive, sporche, che rappresentano il magma nascosto e indicibile della società; gli istinti che non si possono ammettere perché suscitano pudore, ribrezzo e paura, e che invece Naspini, senza timore di imbrattarsi, racconta.
Se si ha tempo, voglia e l’attitudine di addentrarsi nella verità buia e imperfetta del mondo, è utile leggere Sacha Naspini che regala l’occasione per riflettere su tematiche di rilievo e fare luce negli angoli della propria coscienza. Se, invece, in un libro si cercano momenti di sola evasione attraverso una versione dei fatti rassicurante e consolatoria, è consigliabile leggere altro, perché con Naspini la musica è un’altra. Con Naspini si toccano corde dal suono nuovo, ma occorre accettare l’idea di abbandonare la propria comfort zone e sporcarsi un po’ le mani. Del resto, è una conseguenza inevitabile quando ci si avvicina agli scrittori “anima e sangue” come lui.
Di Laura Pancini
I suoi libri attraverso una carrellata di recensioni
L’INGRATO. Novella di Maremma, di Sacha Naspini (Ass. Culturale Il Foglio)
Libro d’esordio di Sacha Naspini in cui già mostra di essere uno scrittore straordinario, come poi si è confermato nelle successive opere.
Questo breve romanzo è ambientato in un paesino della bassa Maremma dove da tempo vive anche Luigino Sarcoli Calamaio, un forestiero arrivato da Firenze a fare il maestro di scuola elementare.
Personaggio strano il Calamaio; all’inizio sembrava una brava persona, poi col tempo si è mostrato uno “spostato”, e quel fattaccio orribile di tanti anni addietro…continua a leggere
LE CASE DEL MALCONTENTO
Sono emersa oggi, dopo un po’ di giorni in compagnia di Naspini. Giusto il tempo di una boccata di ossigeno, ma poi so che sceglierò ancora lui.
Un toscano, ad un passo da me.
In queste pagine c’è tutta la maremma, quella più dura, aspra , la “maremmaamara” che solo chi ci abita può capire fino in fondo.
I suoi libri non si leggono, loro ti prendono e ti spingono, ti buttano dentro la storia, e tu non ci puoi fare niente. Solo aspettare la fine per riemergere.
Naspini ha talento, si può amare o meno, ma è indubbiamente un prestigiatore, uno che fa sparire ogni cosa intorno a te e ti lascia lì, insieme alle miserie umane dei suoi personaggi, che diventano…leggi tutta la recensione
OSSIGENO
Laura viene rapita a otto anni da uno psicopatico insospettabile. Agli occhi del mondo il suo carnefice è un rispettabile e stimato professore universitario, padre di Luca.
Quando Laura viene liberata di anni ne ha 22.
Sembra la fine di un incubo, ma la sua vita, così come quella della madre e di Luca sono stravolte: il “ritorno alla normalità” è una sfida durissima da affrontare e dall’esito…leggi tutta la recensione
NIVES
Per sfuggire al dolore e alla solitudine dopo la perdita del marito, Nives sceglie la compagnia di Giacomina, la gallina più sfortunata del pollaio.
Una sera quell`insolito animale domestico richiede l`intervento del veterinario.
Nives chiama allora Loriano Bottai, che conosce da anni e che ha già curato i suoi animali.
La telefonata, destinata a chiudersi in pochi minuti, vira però, in modo repentino, in direzione dei ricordi fino a incanalarsi, a notte fonda, in un flusso di coscienza inarrestabile che…leggi tutta la recensione
I CARIOLANTI
Bastiano e la fame.
Bastiano e la miseria.
Bastiano e la paura.
Bastiano e ancora la fame. Quella vera, quella nera, quella che scatena comportamenti primitivi, impensabili, inspiegabili, insopportabili e rende l`uomo cosa? Un animale? Un mostro?
Perché Bastiano quella fame, quella miseria e quella paura non se le è ritrovate a un certo punto della vita. Ci è nato e cresciuto con quelle bestie infami. Ne è intriso. Gli scorrono nelle vene. E “𝘵𝘦 𝘮𝘪𝘤𝘢 𝘭𝘰 𝘴𝘢𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘶𝘰𝘭 𝘥𝘪𝘳𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰”…
Ogni volta, prima di iniziare un libro di Naspini, faccio un grande sospiro.
So che per un po’ sarò completamente assorbita dal mondo racchiuso là dentro e la volontà di…leggi tutta la recensione
CIÒ CHE DIO UNISCE
Michele e Marta convolano a nozze.
Lui, straricco, lavora nell’azienda di famiglia.
Lei, di estrazione operaia, si ritrova con una villa che porta il suo nome e la promessa di una vita da sogno.
Innamorati e felici, i ragazzi ripercorrono il proprio passato nei momenti immediatamente precedenti la cerimonia: lui mentre attende la futura sposa all’altare; lei mentre la stanno rendendo divina al trucco.
Poi finalmente…leggi tutta la recensione
LA VOCE DI ROBERT WRIGHT
È diverso da tutti i tuoi libri.
In ognuno di essi c’è la tua impronta, quel tuo scendere negli abissi dell’animo, nei bassifondi dell’umanità.
Questo libro mi ha lasciato spiazzata. Fino a quasi metà libro, ti ho cercato senza trovarti. Ho vissuto un tradimento. Ho pensato addirittura che non l’avessi scritto tu.
Un po’ come il protagonista del tuo libro, la voce di un altro. La copia di un originale.
E poi, quel tuo parlare in seconda persona, come sto facendo io in questa recensione. Devo dire la verità, ci vuole un po’ ad abituarsi.
Alla fine, però, ti ho trovato . Nella originalità che, a mio avviso, fa di te una delle…leggi tutta la recensione
LE NOSTRE ASSENZE
“ In verità non avevo mai vissuto la mia vita”
“Le nostre assenze”(Elliot 2012) di Sacha Naspini, uscito tre anni dopo “I Cariolanti”, è una storia di potente intensità che in un crescendo di avvenimenti e impulsi incontrollati è capace di trascinare il lettore nel gorgo oscuro dell’animo umano, all’interno di una vita inquieta e perennemente irrisolta, segnata per sempre da assenze che hanno generato delle privazioni talmente assolute da richiedere un’inestinguibile sete di vendetta, l’unica in grado di spegnere le fiamme di un dolore esasperato e bruciante, penetrato ormai in ogni profonda fibra di chi lo ha subito o crede di averlo subito.
Il protagonista (senza nome) lo conosciamo fin da bambino. Vive in un paese del grossetano e i suoi genitori sono molto giovani e non in grado di essere per lui una…leggi tutta la recensione
I SASSI
“I sassi” è un altro bel romanzo di Sacha Naspini.
Lo stile narrativo mi è parso all’inizio diverso rispetto a quello di altri libri dell’autore, scritti successivamente e già letti. Ben presto ne ho riconosciuto però i tratti distintivi: padronanza invidiabile della lingua e un`espressività senza filtri.
Pur essendo una delle sue prime opere, Naspini intreccia con maestria le storie dei diversi personaggi su un piano temporale passato-presente in cui gli ingredienti noir si mescolano al…leggi tutta la recensione
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
Commenta per primo