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SPLENDEVA L’INNOCENZA, di Roberto Camurri (NN Editore gennaio 2025)
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Di solito non evidenzio le motivazioni che mi hanno spinto ad iniziare un libro, ma questa volta occorre farlo perché la motivazione è particolarmente forte, e cioè la sua ambientazione a Monterosso, una delle Cinqueterre, luogo a me particolarmente caro. Il romanzo mi ha quindi profondamente colpito per la sua narrazione intensa e la capacità di evocare atmosfere familiari.
La storia segue la vita di Luca, un quarantenne che gestisce il bar di famiglia a Monterosso (senza molto entusiasmo per la verità). La sua esistenza sembra sospesa tra un presente monotono e un passato ricco di emozioni, soprattutto legate all’estate del 2001, periodo segnato dal G8 di Genova. In quell’epoca, Luca, insieme agli amici Pietro e Alessio, viveva giorni di speranza e impegno, intrecciati a relazioni profonde, come quella con Valentina, il suo primo amore. La narrazione si sviluppa su due piani temporali, offrendo un ottimo ritratto della giovinezza e delle sfide dell’età adulta.
Camurri descrive con maestria l’amicizia tra Luca, Pietro ed Alessio, evidenziando le sfumature dei loro legami e le trasformazioni che il tempo necessariamente impone. Le descrizioni dettagliate e precise dei luoghi e delle emozioni rendono la lettura coinvolgente, soprattutto per chi conosce e ama Monterosso.
La scrittura è delicata, poetica e profonda, capace di trasportare il lettore nelle strade e nelle piazze del borgo ligure, facendo rivivere ricordi e sensazioni. Il romanzo affronta temi universali come l’amicizia, l’amore, il rimpianto e la ricerca di sé, offrendo spunti di riflessione sulla crescita personale e sulle scelte che definiscono la nostra vita.
Un romanzo da consigliare, quindi, tanto più se sarà seguito da una visita a Monterosso.
Recensione di Moreno Migliorati
QUALCOSA NELLA NEBBIA Roberto Camurri
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