SPRUÌGNO, di Teresa La Scala
Un racconto vivo, colorato, che va dritto al cuore
Siamo all’inizio degli anni ’60. Carlo ha otto anni e un po’ di fretta di abbandonare la protettiva ala materna per conoscere il mondo. Noi lo seguiamo per un anno intero, mentre sogna, si diverte, quando ha paura, quando studia imprese audaci con i suoi amici ‘bucanieri’ in barba alle raccomandazioni di sua madre.
Una scrittura fluida, di una semplicità accorta e studiata, ci conduce nella vita di una famiglia ordinaria, attraverso luoghi, profumi, colori e incontri stravaganti. È la fotografia di un mondo in dissolvenza, intriso di fede, superstizione, magia, mentre all’orizzonte si profilano cambiamenti epocali come l’emigrazione e l’industrializzazione.
Basta essere stati bambini per immedesimarsi nel protagonista, per ritrovarsi al fianco dei personaggi, minuziosamente collocati eppure assolutamente universali per il lettore di ogni età, al punto da ritrovarsi ora nei panni dell’adulto ora in quelli del bambino.
Un romanzo di formazione perfetto per grandi e piccini.
Recensione di Maria Rosaria Ragno
SPRUÌGNO Teresa La Scala
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