STORIE DI UOMINI SPOSATI, di Marcelo Birmajer (Mondadori)
Se è sempre stato vero che, come affermava Eco, “il primo discorso che un’opera fa, lo fa attraverso il modo in cui è scritta” (Opera Aperta, 1963) al giorno d’oggi è altrettanto vero che il primissimo discorso – diciamo la prolusione – viene tenuto dalle copertine.
Poi dalle quarte di.
Poi dalle frasi entusiastiche dei famosi.
Infine dalle fascette.
In qualche modo potremmo dire che c’è stato un upgrade. Più parametri, più garanzie di qualità, più godimento per tutti.
Prendiamo questa raccolta di racconti, ad esempio. Stuzzicante, nevvero?
Il titolo parla di uomini sposati, ma l’immagine delle scarpe femminili con tacco dodici ci dice altro. “Qui gatta ci cova” penserebbe Eco. E noi, da fedelissimi, gli faremmo, scusate il pasticcio di parole, gli faremmo eco.
Inoltre che libro è? che parla di uomini ma la copertina è rosa? La curiosità pelosa raddoppia: la gatta non soltanto cova, ma ha deciso di spassarsela un po’.
Dobbiamo andare a dare una sbirciatina.
Cosa ci troviamo dentro? A parte un segnalibro gentilmente offerto dalla nostra libreria di fiducia, troviamo una serie di storie ben scritte che trattano, ovviamente, di uomini fedifraghi e di donne arrampicate o meno sui trampoli di scarpe da sera da combattimento.
Il primo racconto è gustoso. Il secondo non lo ricordo, ma lo sarà stato. Stessa cosa anche per il terzo. Poi il tema dell’adulterio si stempera in altri racconti più esistenziali: questi uomini privi di morale hanno comunque anche loro una propria emotività, per quanto narcisista e autocentrata. Su quella delle donne non c’è mai stato nessun dubbio.
Il numero di pagine non è proibitivo. Quello che vi si racconta dentro sì.
STORIE DI UOMINI SPOSATI – Marcelo Birmajer
Recensione di Marcello Ferrara Corbari
STORIE DI UOMINI SPOSATI Marcelo Birmajer
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