STUDIO 54 Laurearsi a 54 anni, di Antonella iadicicco Russo (Edizioni Tabula Fati 2024)
“Partita finisce quando arbitro fischia” disse durante un’intervista Vujadin Boskov, famoso allenatore di calcio, jugoslavo, della fine del ‘900.
Filosofia simile a quella di Antonella Iadicicco Russo nel suo libro “Studio 54 Laurearsi a cinquantaquattro anni”. Laurea e Libro, in entrambi i casi si tratta di una prima volta.
E’ un libro motivazionale, una spinta a non perdere il proprio tempo, la consapevolezza che la Vita stessa sia un dono…a tempo.
Con scrittura leggera e densa come brina mattutina, l’autrice ci porta nel suo mondo, intrecciando sapientemente esami, vita familiare, storia personale. Collega passato e presente evidenziando i fili, invisibili ai più, che legano assieme epoche apparentemente inconciliabili della vita. Fino al matrimonio, alla maternità, e alla laurea in Scienze della Comunicazione.
Un libro che insegna a dare peso anche alle virgole dell’esistenza, ingiustamente sottovalutate: “Vado a mangiare, nonna” (senza virgola…).
Mi fa tornare alla mente Henry David Thoreau nel suo “Walden. Vita nel bosco” del 1854. Scrive: “Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e in profondità, succhiando tutto il midollo della vita. Per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto.” Frase citata nello splendido film L’Attimo Fuggente, là dedicata a giovani studenti. In Studio 54 l’orizzonte si amplia, basta volerlo.
Su di me il libro sta già operando. A 62 anni sto scrivendo la mia prima recensione…
Recensione di Gianni Ciaccio
Gianni Ciaccio ha fatto la radio (Radio Rock) e la fa ancora. È commerciante e contadino. Cerca il senso della vita nel Cielo e negli altri.
Come Hobby fa il padre coi figli, il marito con la moglie e il fratello con gli altri.
Piaceri: musica, scrittura, sorrisi. Non si capisce se scherza o dice sul serio.
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