THE TURNGLASS La clessidra di Cristallo Gareth Rubin

THE TURNGLASS. La clessidra di Cristallo, di Gareth Rubin (Longamesi)

“Quello che avete tra le mani non è un libro qualsiasi…

Apritelo e leggete il primo romanzo. Finisce a metà volume.

Quindi capovolgete e leggete il secondo”

La curiosità è femmina.

Può una femmina andare in libreria, leggere queste frasi e lasciare lì il libro?

Decisamente non è possibile.

Mi sono buttata in questa avventura con molte aspettative e anche una certa percentuale di scetticismo.

Poteva essere geniale o banale e non avendo mai letto nulla di questo autore, né altri libri con questa struttura, non avevo nessun termine di paragone.

E’ stata una lettura sorprendente e molto interessante.

C’è un libro nel libro sia da una parte che dall’altra e le storie sono assolutamente speculari.

Proprio come una clessidra di vetro in cui si riflette la stessa immagine.

E’ un dramma familiare con al centro una dimora… La stessa dei due libri.

Ambientati in epoche diverse eppure assolutamente complementari.

L’autore non dà nessuna indicazione su quale dei due leggere prima, perché in effetti non importa da dove si comincia.

Ci sono più storie l’una dentro l’altra e ho apprezzato tantissimo anche i diversi stili che l’autore fa convivere insieme.

Al centro di questa clessidra narrativa, nel punto più stretto c’è un fatto. Un punto che sembra fermo ma diventa liquido man mano che i libri procedono.

Sembra il motore di tutto, ma in realtà non lo è, perché la storia scava a fondo in altre storie, tutte interessanti e stimolanti.

Anche i luoghi fisici in cui le vicende sono ambientate, che io immagino come le due parti bombate della clessidra, sembrano mondi diversi e ben distanti ma poi… man a mano che i granelli passano da una parte all’altra della clessidra, il legame diventa più evidente fino a che non si esaurisce quando è ora di girare il libro.

E allora tutto ricomincia altrove e in un altro tempo, ma già dalla prima pagina c’è qualcosa che rimanda alla parte precedente.

La “sabbia” è la stessa, ma i granelli si mescolano tra loro…

Un effetto davvero ben riuscito.

Un romanzo che ho letto velocemente e che mi è piaciuto esplorare e che consiglio senza alcun dubbio!

Recensione di Rita Annecchino

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