TRE PADRI, di Roberta Meo
Una trama lineare scritta bene, un’architettura narrativa a due voci, per questo romanzo vincitore del premio microeditoria di qualità 2021.
Il protagonista è Lorenzo, ex terrorista. Nonostante abbia trascorso gran parte della vita in carcere e abbia pagato il debito con la giustizia, non trova pace. La libertà non ha il sapore che dovrebbe avere.
Accade qualcosa nella vita di Lorenzo, che lo spinge a voler rimediare, per quanto possibile, a tutto ciò che gli resta: niente.
E poi c’è Marialaura. Una pescarese di quarant’anni alle prese con la brutta malattia del padre.
Tutto sembra già deciso nella sua vita, e invece riceverà una notizia che la cambierà per sempre.
L’elemento che lega questi due personaggi è la figura del padre. Entrambi sono legatissimi al proprio papà e, in un certo senso, i loro destini ne restano segnati.
L’autrice ripercorre sapientemente gli anni cupi di piombo. Riesce a essere delicata nel descrivere determinate situazioni che risultano sempre sentimentali.
Il fil rouge è l’amore e il sacrificio. Verso i propri ideali, verso i compagni, verso la famiglia.
Lorenzo e Marialaura devono affrontare la verità, tenuta nascosta per troppi anni.
Recensione di Floriana Naso – Gocce di Letteratura
TRE PADRI, di Roberta Meo
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