TRILOGIA DELLA FRONTIERA. Cavalli selvaggi Oltre il confine Città della pianura, di Cormac McCarthy (Einaudi)
CAVALLI SELVAGGI, di Cormac McCarthy (Einaudi)
McCarthy ha il potere di suscitarmi reazioni diverse e contrastanti.
Non amo affatto la marea di dettagli con cui descrive ciò che accade, e anche quello che non accade. Mi sento soffocare in quello spezzettamento sistematico del gesto, in quella sovrabbondanza di riflessi gestuali, di oggetti scandagliati fino alla loro essenza, del descrivere se il coltello ha o meno un manico fruibile, se la frusta ha la punta logora. Non mi sembrano necessari, non mi restituiscono nulla. Poi però lui, come credo nessun altro, estrae da…continua a leggere
OLTRE IL CONFINE, di Cormac McCarthy
Ogni volta che ho terminato un romanzo del grande Cormac (questo è il quarto), mi sono detta che è stato migliore del precedente. E’ un autore che richiede una certa preparazione atletica, una predisposizione interiore che va acquisita. Un cavallo selvaggio col quale devi familiarizzare prima che ti conceda anche solo di avvicinarti con le briglie in mano. Perciò è possibile che io abbia semplicemente affinato il palato e che sia naturale, con lui, avere la sensazione di andare in crescendo, a prescindere dall’ordine di lettura.
O forse no. O non solo.
Oltre il confine ha tutta la profondità di uno…continua a leggere
CITTÀ DELLA PIANURA, di Cormac McCarthy (Einaudi)
Appena finito di leggere il terzo capitolo della trilogia della frontiera.
“Compartir el camino” racchiude il senso della ricerca di ciò che rimane di un mondo in estinzione, un cammino nel quale possediamo solo il nostro passato per poterne cantare gli intrecci, consapevoli di far parte di una fitta trama di esistenze di cui la nostra storia è il risultato. Così sogniamo il mondo mentre il mondo sogna di noi in un infinito gioco di specchi. McCarthy sa raccontarti di cavalli, delle tracce lasciate da…continua a leggere
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