“Tutto può succedere” di Francesca Ziliotto: ricomporre i frammenti di una famiglia spezzata
Francesca Ziliotto presenta “Tutto può succedere”, un romanzo famigliare ambientato a Verona in cui si narra della disgregazione di una famiglia ormai conclamata, e di un ritorno dal passato che potrebbe significare altri guai o, magari, dopo un traumatico riavvicinamento, un successivo processo di guarigione. La famiglia Corradi è composta da Teresa e Mario, ormai ex coniugi, e dai figli Lucia e Carlo; Mario aveva abbandonato la moglie quando Carlo non era ancora nato e Lucia aveva tredici anni, e da allora Teresa aveva pensato solo a sé stessa, lasciando alla giovane figlia il compito di crescere il suo fratellino. Mario non si era più visto negli anni, Lucia era dovuta maturare troppo in fretta e Carlo, devastato dal non sentirsi amato né dal padre né dalla madre, aveva iniziato sin dall’adolescenza a stordirsi con l’alcol, assumendo in seguito comportamenti al limite del criminale.
Questo è il drammatico quadro di una famiglia spezzata: in ogni nucleo famigliare ci sono incomprensioni e sofferenze, ma in questo caso vi sono state anche tante colpe, soprattutto da parte di chi doveva essere più maturo e responsabile. Mario ha pensato solo alla carriera – è infatti diventato il vicequestore di Verona – e nel periodo in cui è ambientato il romanzo sta indagando su alcune minacce a lui rivolte da parte di ignoti, relative a un ingente furto di gioielli; Teresa si è persa tra uomini, lusso e viaggi, disinteressandosi della crescita problematica dei figli. Sono trascorsi trentatré anni dall’abbandono di Mario: Teresa ha quasi settant’anni e Lucia è sposata e ha una figlia tredicenne, Chiara; Teresa, nel tempo, ha elaborato le sue colpe e sta cercando di fare ammenda, soprattutto stando vicina alla nipotina, che riempie di attenzioni.
Almeno l’equilibrio tra Teresa e Lucia, sebbene incerto, sta tenendo, proprio grazie al vincolo di Chiara; il ritorno di Carlo dopo più di un decennio, però, sarà un colpo molto duro, un terremoto che rischierà di infrangere tutto il percorso faticosamente compiuto dalle due donne per riavvicinarsi. Carlo è pieno di risentimento, non solo verso i suoi genitori ma anche verso Lucia, che lo aveva portato in una comunità di recupero quando aveva capito di non farcela da sola; è tornato a casa non per tentare un riavvicinamento ma perché è braccato dalla polizia: per Teresa e Mario è giunto il momento di fare qualcosa per lui. Francesca Ziliotto racconta un’emozionante storia incentrata soprattutto sulla forza dei tre personaggi femminili, e sulla loro capacità di ricucire le ferite, di sanare ciò che è stato distrutto.
Di Barbara Tamini
Commenta per primo