Appartamento a Parigi, di Guillaume Musso (La nave di Teseo)
Ho scelto di leggere questo libro in previsione di un viaggio a Parigi. Avevo verificato che si trattasse di un giallo e l’ho iniziato convinta che lo avrei terminato in breve tempo, prima della partenza. Ma non è stato così perché la lettura si è trascinata lentamente, forse per colpa della trama all’inizio poco avvincente, con vicissitudini che mal si incastravano fra loro, molto più probabilmente perché la mia mente era distratta dai preparativi per la vacanza. Al mio rientro però è scattato qualcosa e a metà libro ho ingranato una marcia più alta, gustando pienamente il ricomporsi delle tessere del puzzle che l’autore aveva saputo distribuire qua e là fino al culmine della perfezione del “quadro” finale.
La pittura è infatti la protagonista di questo romanzo in senso letterale, ma anche in senso metaforico, come rappresentazione della vita di un uomo, di una donna, di un bambino, con tutte le luci e le ombre che la caratterizzano e con i giochi di colori che la rendono un affresco unico e irripetibile. Il buio può essere un rapimento, una serie di omicidi, ma anche il vizio dell’alcool o la depressione. La luce può essere la bellezza di una donna, il progetto di una gravidanza o l’ispirazione per la stesura di un nuova opera, ma anche la forza di reagire e di riprendersi da uno stato di disagio generale per lottare e risolvere il mistero di un bimbo scomparso.
Come ai protagonisti, spetta a ciascuno di noi ogni giorno l’abilità di sapere scegliere quali colori utilizzare e come dosarli, quante pennellate dare in una direzione…piuttosto che in un’altra! (Chi lo ha letto può capire meglio cosa intendo!)
Parigi in realtà è lo sfondo iniziale, quasi un pretesto accattivante nel titolo per attirare la curiosità e anche la copertina sinceramente la trovo poco azzeccata. Si sarebbe potuto osare di più visti i contenuti salienti della storia. Avrei dato più spazio alla rappresentazione della neve e del mare, senza aggiungere altro…Nel complesso però mi è piaciuto perché ha dimostrato di sapersi riappropriare della mia attenzione.
È quindi un libro che consiglio di leggere perché lo stile di scrittura, inizialmente troppo spezzettata e inconcludente, si scioglie e si perfeziona nella sorpresa della tensione finale.
I 5 gialli più cliccati a marzo 2023
Commenta per primo