IL VANGELO SECONDO GESÙ CRISTO, di José Saramago
“Capita spesso che non facciamo le domande perché non saremmo ancora pronti per udire le risposte, o semplicemente perché ne avremmo paura. E quando troviamo il coraggio di formularle, non è raro che non ci rispondano, come farà Gesù quando, un giorno, gli domanderanno, Che cos’è la verità. Allora tacerà fino ad oggi.”
Mi è capitato raramente di non voler sapere il finale di un libro, non mi è mai capitato di averne quasi paura.
Il mio primo Saramago, letto per colorare una casella del Bingo Letterario a cui sto partecipando “scrittore vincitore di un Nobel”…
Saramago, premio Nobel nel 1998, ha riscritto la storia più antica del mondo osando riproporla in un’ottica dissacrante e provocatoria.
Per questo testo Saramago ha dovuto lasciare il suo paese, il Portogallo, ed ha vissuto alle Canarie fino alla fine dei suoi giorni.
Mi mancherà questo libro!
Mi mancheranno le sue atmosfere antiche, che profumano di deserto, di greggi, di fuoco, di Terra Santa.
Mi mancherà Maria, molto più mamma e molto meno Madonna.
Mi mancherà Maria di Magdala, una donna innamorata, che cura, che insegna, che accoglie.
“E come posso essere il tuo diletto se non mi conosci, se sono soltanto un uomo venuto a chiederti aiuto e di cui tu hai avuto pena, pena per i miei dolori e per la mia ignoranza, Perciò ti amo, perché ti ho aiutato e ti ho insegnato, ma sarai tu a non potermi amare, giacchè non mi hai insegnato alcunchè né mi hai aiutato”
Mi mancheranno gli amici di Gesù, non solo discepoli, ma soprattutto sostenitori che osano tenergli testa.
Mi mancherà la scrittura di Saramago assolutamente geniale, rivoluzionaria…una scrittura densa e tangibile, senza punti e a capo, senza virgolette e punti di domanda, senza fronzoli. Parole in successione che prendono corpo, una dopo l’altra, una scrittura affascinante e avvolgente.
E’ un racconto che mette in discussione tutto:
la figura di Dio, qui meno misericordioso ma più inquietante, quasi spietato…
…il Diavolo molto meno tentatore ma quasi in cerca di una redenzione…
“la mia proposta è questa, accoglimi di nuovo nel tuo cielo, perdonandomi i mali passati per quelli che in futuro non dovrò commettere, accetta e serba la mia obbedienza, come nei tempi felici in cui ero uno dei tuoi angeli prediletti, Lucifero mi chiamavi, colui che porta la luce, prima che l’ambizione di essere uguale a te mi divorasse l’anima e mi facesse ribellare alla tua autorità…se lo farai, se mi concederai adesso quel perdono che in futuro prometterai tanto facilmente a destra e a manca, allora il male finirà qui, oggi, non ci sarà bisogno che tuo figlio muoia, il tuo regno non sarà solo questa terra di ebrei, ma il mondo intero, quello conosciuto e quello da scoprire e, più che il mondo, l’universo, dovunque impererà il bene”…
…ma soprattutto mette in discussione Gesù, un Gesù molto più uomo e molto meno divino.
Il Gesù di Saramago vive le paure, i dubbi, le incertezze, le ossessioni, le passioni, le ribellioni di un qualsiasi uomo, si meraviglia quasi delle sue capacità oratorie e delle sue azioni miracolose, ma ha coraggio da vendere. Il Gesù di Saramago sfida la volontà del Padre!
In comune con il “nostro” Gesù ha un cuore immenso, è generoso, è altruista, è compassionevole, è consolatore, è determinato a compiere il bene più grande ma soprattutto è capace di perdonare!
Il Gesù di Saramago è un Gesù suo malgrado!
“Perderai la guerra, ineluttabilmente, ma vincerai tutte le battaglie”
Buona lettura!
Recensione di Cristina Costa
Un Gesù molto più uomo e molto meno divino: IL VANGELO SECONDO GESÙ CRISTO José Saramago
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