UN INDICIBILE TENEREZZA Giorgio Montefoschi

UN INDICIBILE TENEREZZA, di Giorgio Montefoschi (La nave di Teseo – settembre 2024)

 

Riecco la solita Roma di Giorgio Montefoschi, dirà qualcuno. Anzi, riecco quella porzione di Roma nella quale lo scrittore ambienta praticamente tutti i suoi romanzi: riecco i Parioli, riecco viale Bruno Buozzi, riecco piazzale Ungheria e riecco pure Villa Borghese, che non manca mai. Sì, lo scrittore romano non ha bisogno di altre ambientazioni per far parlare i personaggi dei suoi romanzi e pure stavolta è così.

Pietro, un romanzo in un cassetto che non si decide a pubblicare nonostante le pressioni del suo editore, è indeciso su tutto, a partire dalla sua vita sentimentale: da una parte c’è Sabina, sua ideale compagna di vita in quanto a sintonia intellettuale, dall’altra parte c’è Paola, la sua giovane editor, per la quale prova da subito un’attrazione travolgente. Con la sua prosa minimalista e i suoi dialoghi essenziali, Montefoschi fa scendere pian piano il lettore fin nel cuore più segreto dei suoi personaggi, fin quasi ad auscultarne le emozioni più profonde. Ci può essere un equilibrio tra passione e ragione? E, se c’è, è possibile conseguirlo, almeno in parte? Montefoschi e i suoi personaggi non danno risposte, ma porsi le domande giuste, si sa, è pur sempre la cosa migliore

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