UN POSTO TRANQUILLO, di Seichō Matsumoto (Adelphi)
Con questo libro Matsumoto si conferma ai miei occhi un bravo giallista. Belle le atmosfere del Giappone del secolo scorso, mi è piaciuta molto la descrizione della vita nella società giapponese così lontana dalla nostra, l’aspetto lavorativo e politico con i vari livelli di subordinazione e di servilismo nei confronti dei ruoli di potere, della presenza frequente degli alberghi a ore spesso fonte di guadagni, la modalità di intendere il matrimonio e la leggerezza con cui si accordano le unioni tramite intermediario..
Un marito che scopre di non conoscere la moglie dopo sette anni di matrimonio e, alla morte di lei per infarto si ritrova a fare un percorso all’indietro, un viaggio nel passato per cercare quel qualcosa che gli sfugge, che non quadra…
Molto bella l’analisi interiore che scaturisce da questo bel giallo psicologico che mi sento assolutamente di consigliare a chi volesse immergersi per un po’ nella mentalità della cultura giapponese degli anni ’70
Di Simona Di Chiara
UN POSTO TRANQUILLO Seichō Matsumoto
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