Un tranquillo weekend di omicidi, di Dann McDorman (Piemme – maggio 2024)
L’assassino è tra le righe. ..o è in noi?
Questo libro è stata una piacevole scoperta. Confesso che l’ho scelto per la copertina accattivante ( e anche perché adoro i gialli) e non sono rimasta delusa. Fin dall’inizio sembra poco originale, perché è la storia di un detective privato che va a trascorrere un weekend in un esclusivo circolo di caccia, dove dovrà indagare su una serie di morti violente con personaggi che come sempre hanno segreti da nascondere. Quello che mi è piaciuto è il modo in cui viene presentata la storia: c’è un narratore onnisciente che racconta la storia dal punto di vista del detective ma contemporaneamente intrattiene il lettore sulle origini e i meccanismi del giallo classico, applicati nella letteratura gialla in generale (da sottolineare in alcune parti per il lettore appassionato) che applica nella sua vicenda a volte anticipandone gli effetti.
L’autore cerca un costante dialogo con il lettore, a cui strizza l’occhio richiamando gli indizi secondo il principio fondamentale del giallo per cui gli indizi devono aiutare il lettore a risolvere il mistero. Contemporaneamente l’autore non si perita di porre domande scomode al lettore. La fascinazione per i gialli sublima una certa propensione alla violenza nel lettore stesso, rendendola socialmente accettabile? Leggendo gialli stiamo forse salvando vite? A volte sembra quasi che l’autore, tanto esperto di gialli, alla fine prenda in giro il genere e il lettore.
Probabilmente il giallo più originale letto quest’anno non per la trama ma per la costruzione e buon materiale per il lettore che non volesse più solo accontentarsi di “sublimare”.
Recensione di Eleonora Benassi
Commenta per primo