UNA FAMIGLIA AMERICANA, di Joyce Carol Oates (Il Saggiatore)
Me lo ha consigliato qualcuno del gruppo e la lettura è stata una piacevolissima esperienza, sebbene un po’ lenta.
Il romanzo narra le vicende di una bella famiglia americana piuttosto tipica, dopo un episodio traumatico che ne colpisce la figlia. La storia si dipana tra gli anni ’70 e gli anni ’90 presentando i personaggi nella pienezza delle loro luci ed ombre, soprattutto ombre.
Volti perfetti, maschere sociali linde si trasformano progressivamente in ciò che già erano, ma in un modo che avrebbe potuto non apparire mai. L’analisi psicologica è eccezionale e già da sola dà ragione del libro.
Gran parte della storia è la narrazione di una caduta al rallentatore, così abissale da far presagire un finale completamente diverso. Lo avrei desiderato? Forse, certo me lo aspettavo. Alcuni personaggi nel finale mi sono apparsi per un attimo poco credibili. Partire è un po’ morire, ma anche un po’ rinascere? Non mi convince del tutto.
Eppure… ci penso. Rileggo il titolo “Una famiglia americana”. Americana. Io non sono americana, e questo spiega, probabilmente la mia incredulità.
Recensione di Maria Cristina D’Amato
UNA FAMIGLIA AMERICANA Joyce Carol Oates
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