UN’AMICIZIA, di Silvia Avallone
Elisa è una donna adulta che all’improvviso si ritrova a far i conti con la sua adolescenza e un’amicizia tanto importante quanto invadente per la sua vita.
Non ha avuto un’infanzia facile, Elisa, e ha scoperto già da bambina il potere consolatorio della letteratura. Viveva nelle vite dei personaggi dentro le pagine dei romanzi, ma soprattutto nei versi dei poeti che amava di più.
Fino all’incontro con Bea.
Beatrice è stata la sua unica amica negli anni del liceo classico. È con lei che ha condiviso gli eventi importanti che hanno segnato le loro storie, che segnano ogni adolescenza, costellata di prime volte, convinte, come lo siamo tutti a 16 anni, che il loro legame sarebbe durato per sempre.
Invece qualcosa di enorme accade tra loro, un tradimento di cui Elisa non riesce a parlare neppure quando decide di trasferire in un romanzo la loro storia. Qualcosa accade e all’improvviso non sono più amiche. Ciascuna per la sua strada. Bea diventa presto un personaggio pubblico, una influencer che ricorda molto la Ferragni. Ed Elisa guardando le sue immagini perfette si rende conto di quanto siano false, lontane da quella che è davvero la Beatrice che lei ha conosciuto e mai rivelato.
Ripercorrendo le tappe che hanno trasformato la sua amica Bea in una icona del web, insieme a Elisa riflettiamo
sull’uso che facciamo dei social, dove postiamo solo le foto dei nostri momenti felici, e chi ci conosce attraverso di esse, di noi sa solo lo scintillio dell’ apparenza, vuoto della verità dei momenti in cui non siamo al meglio. Il personaggio di Bea, agli albori di quella che possiamo definire ” rivoluzione digitale”, mostra la lungimiranza di capire che trasformare se stessa in una icona dei social, anche se completamente falsa, serve a suggerire una vita che non esiste ma che tutti vogliono, a suscitare l’invidia degli altri, e ad usare la ricchezza che ne deriva come rivalsa, vendetta nei confronti di chi non l’ha mai capita.
Inno all’ amicizia, ma anche alla letteratura, considerata, citando Elsa Morante, una menzogna, perché non è la vita reale, ma allo stesso tempo anche un sortilegio, una magia, perché, sola, è in grado di salvarci.
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