UN’ISOLA, di Karen Jennings (Fazi – luglio 2023)
L’ultimo romanzo della scrittrice sudafricana Karen Jennings conta meno di 200 pagine, ma stupisce la capacità dell’autrice di comprimere molte questioni politiche e sociali – che vanno dallo sfollamento, alla crisi dei rifugiati, alla dittatura e alla rivoluzione – in relativamente poche pagine.
Un’isola segue Samuel, che vive da solo su un’isola come guardiano del faro. Un rifugiato viene portato a riva dalla sua barca e questo gli fa riaffiorare i ricordi della sua vita passata sulla terraferma. È cresciuto in Africa, in un Paese immaginario, sotto i colonialisti e ha aiutato il suo Paese a combattere per l’indipendenza, per poi vederlo cadere sotto il dominio di un crudele dittatore. Ha trascorso 25 anni in prigione prima di trovare il lavoro di custode del faro. La storia di Samuel si svolge in quattro giorni, passando dal presente al passato.
Per questo motivo, Samuel è ormai abituato all’isolamento. Nel suo unico tentativo di visitare la terraferma, ha avuto un attacco di panico al pensiero di essere circondato da molte persone.
Anche il suo rapporto con lo straniero è molto interessante. Il rifugiato non parla la sua lingua e quindi i due faticano a comunicare e ci sono diverse occasioni in cui questo causa malintesi.
Sebbene questo libro parli molto della solitudine e dell’isolamento, l’autrice ha fatto fatto un ottimo lavoro nel rappresentare i temi del colonialismo e della dittatura. Samuel e i suoi amici crescono in povertà. Si scontrano anche con i conflitti e i cambiamenti politici e con la loro posizione e questo fa molto apprezzare il libro, rendendolo molto più di un semplice romanzo su un uomo in un faro.
Consigliabile vivamente a tutti coloro che amano leggere storie incentrate sui personaggi o che sono interessati all’Africa e alla sua storia.
Recensione di Moreno Migliorati
UN’ISOLA Karen Jennings
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