V2, di Robert Harris
“Il primo missile impiegherà cinque minuti a colpire Londra. Abbiamo 6 minuti per fermare il secondo”
Harris con questa sua ultima fatica, ci riaccompagna in uno dei suoi periodi prediletti: la seconda guerra mondiale.
C’è una annata precisa : 1944.
C’è un avvenimento preciso : il lancio, da basi olandesi, dei famigerati missili tedeschi V2 ( Vergeltungswasse, 2′ versione) viaggianti a tre volte la velocità del suono con l’input di colpire Londra e Anversa in cui periranno circa 5.000 persone.
Due i protagonisti e due le storie che a capitoli alterni, conosceremo durante la lettura.
Rudi Graf, il papà di questi missili, è un ingegnere tedesco che coltiva fin da piccolo il sogno di realizzare razzi pacifici che possano raggiungere la luna. Oggi come oggi però non gli è permesso di sognare in quanto deve obbedire supinamente ai gerarchi nazisti.
“In Germania ci sono tre scelte. O si è uccisi dalle SS o si è incarcerati dalle SS o si lavora per le SS”
cit. Hans Kammler ufficiale nazista
Kay Caton-Walsh, ausiliaria dell’aeronautica militare inglese e soprattutto talentuosa analista matematica. Insieme ad altre donne si trasferisce dall’Inghilterra in Belgio perché ha l’arduo compito di individuare e far distruggere le basi V2 nella vicina Olanda.
Graf & Rudi : storie e personalità diverse in luoghi diversi, fino a quando….
Robert Harris ha il grande merito di riportare alla luce con la sua accurata ricerca storica correlata da alcune tristi verità, uno degli avvenimenti dimenticati del conflitto mondiale.
Il libro, ahimè non mi ha particolarmente appassionato e mi dispiace perché adoro questo grande autore.
Ha prevalso il saggio tecnico e il manuale di istruzioni per la fabbricazione dei V2 rispetto al romanzo che speravo più avvincente e palpitante.
L’ Harris che prediligo, per fortuna, esce nella seconda parte in cui crescono dialoghi e ritmo e la storia entra finalmente nel vivo.
Ps un messaggio per l’autore : ” Robert, ti prego, torna al più presto quello di ” Fatherland” !!!! ( tanto per restare nello stesso periodo storico di V2)
Recensione di Marcello Avigo
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