VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI Jules Verne

VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI, di Jules Verne

Che dire di questo libro che non è stato detto e ridetto?

Dico solo che il tempo che abbiamo passato insieme è sta una splendida avventura nel tempo, nello spazio, nella natura e nella fantasia. Verne è davvero un grande scrittore forse, a torto, troppo confinato nella letteratura per ragazzi (e comunque ampiamente consigliabile per questa utenza specifica).

La trama del libro è universalmente nota e tutto sommato anche molto semplice. Siamo negli anni 1867-1868 e il professor Aronnax, eminente scienziato francese, il suo assistente Consiglio e il pescatore canadese Ned Land vengono fatti prigionieri dal capitano Nemo sul suo incredibile sommergibile, una vera macchina del futuro, e vagano per molti mesi in tutti i mari del mondo, per ventimila leghe appunto cioè oltre 80.000 chilometri. Il viaggio è una continua avventura e una continua scoperta delle meraviglie degli oceani.

Non ci si annoia. Incontri con paurose creature marine, immersioni negli abissi, esplorazione delle calotte polari, sconosciuti passaggi sotto i continenti, bellezza e misteri. C’è veramente di tutto.

Nonostante qualche inevitabile ingenuità dovuta allo stato delle conoscenze del tempo sul mondo degli oceani, ancora così misterioso al giorno d’oggi, bisogna dire che Verne se la cava davvero bene: stupende descrizioni, ottima conoscenza delle specie marine e della millenaria storia dell’uomo e del mare. In alcuni casi Verne ci arriva solo con la fantasia ma il risultato è sempre straordinario.

Notevoli i personaggi soprattutto il capitano Nemo che rimane misterioso e imperturbabile fino in fondo.

Un grande classico, un capolavoro

Recensione di Stefano Benucci

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