VERDE ELDORADO, di Adrian N. Bravi (Nutrimenti – giugno 2022)
Questo libro è stato presentato al festival letteratura di Mantova e mi ha incuriosito la presentazione di un duplice aspetto del cannibalismo: orrore da una parte, ma anche accettazione di una entità culturale diversa, il cannibalismo assolto perché rientra nella normalità abitudinaria di chi lo pratica. Oltre alla facile e scorrevole lettura, ho trovato il testo alquanto gradevole e interessante. Lo definirei un romanzo che si pone come finalità quella di darci un insegnamento etico ed esistenziale. Ci fa capire che è possibile “rovesciare le proprie abituali prospettive sul mondo” per scoprire e accettare altre realtà: cannibalismo, corpo colorato e nudismo, lotta per la sopravvivenza, rapimenti; ma anche una vita libera in mezzo a una natura esuberante.
Ugolino, il protagonista, prova orrore per aver visto smembrare e arrostire i suoi compagni, infatti manifesta il suo disappunto con queste parole ” si sono mangiati i miei compagni, un po’ crudi, un po’ cotti…” e arriva al punto di voler ricusare il suo stesso nome, ricordando i versi danteschi “la bocca sollevò dal fiero pasto”.
Ma lui ha avuto una chance, a lui in questa nuova terra è data la possibilità di rinascere, di essere accettato nella sua deformità (deturpazione causata da un incendio) e di essere rispettato e amato. Leggendo il testo troviamo una risposta a possibili domande:
– come è visto dagli altri Ugolino?
– come egli stesso riprogramma la propria vita e modifica le proprie abitudini?
– come saranno i suoi rapporti con gli altri?
Scoprendo tutto questo non possiamo che provare stupore e meraviglia. In ognuno di noi ci sono risorse inaspettate che sono un “inno alla vita”.
Recensione di Maria Rita Montesano
VERDE ELDORADO Adrian N. Bravi
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